Con un sinistro vincente, ha fatto da apripista alla vittoria dei biancorossi sabato scorso sulla Paganese. Raffaele Bianco, intervenuto poco fa in conferenza stampa on line, potrebbe rappresentare un valore aggiunto nella parte finale della stagione del Bari: “Il gol – le parole del centrocampista – non è nel mio dna. Sono comunque felice per questo primo gol col Bari. Sono emozioni che ti porti dentro. Se il campionato si dovesse fermare, la cosa principale sarebbe recuperare a pieno qualcuno e rimettere in condizione qualcun’ altro. Da quando è arrivato Carrera, siamo sempre stati pochini per vari motivi. Lo stop servirebbe per mettere dentro cose nuove. Le ultime cinque partite di regular season devono essere il migliore preludio ad un grande playoff. Non diamo ancora l’impressione di squadra solida, ma dobbiamo sfruttare le prossime partite per trovare equilibrio, forza e compattezza”.
“La squadra – continua Bianco – è stata rivoltata sia a inizio anno che a gennaio. Non esistono gruppi che formano nell’arco di un mese. Se la formazione cambia, il mister è costretto a fare di necessità virtù. Il gruppo si crea quando si da continuità di prestazioni e allenamenti. Quando dico che non siamo squadra vuol dire questo. Poi, quando si va in svantaggio e non si recupera non vuol dire non avere personalità. Sono gli episodi che fanno la differenza. Vedi il rigore inesistente subito col Potenza. A Terni, a Catanzaro hanno deciso errori individuali. Tutte circostanze che alla fine incidono”. “Io per primo ho dato il là alla scia dei cartellini rossi. Questo influisce sul nervosismo della squadra. Di sicuro, non deve più succedere. Soprattutto in questo momento in cui numericamente siamo un poco corti. Abbiamo scusa e pagato, per quello che può valere. Alle volte, è difficile gestire le emozioni. Come è successo a me a Catania contro l’arbitro. Per i playoff, vedo squadra attrezzate nel girone B. Tipo Perugia, Sud Tirol. Il girone A, ad occhio lo vedo più debole, anche se c’è l’Alessandra. Ma è meglio concentrarci su di noi, a come arriveremo noi ai playoff. L’obiettivo è arrivare secondi, vincerle tutte sino alla fine compreso lo scontro diretto di Avellino. In alternativa, rimanere almeno al terzo posto”.
“Carrera ci ha massacrato – ammette Bianco – mettendoci di fronte alla realtà, alla marea di errori commessi. Ha toccato le corde che doveva toccare. Sabato c’è la Vibonese, una squadra che lotta per evitare i playout e sappiamo cosa ci aspetta. Dovremo diminuire la percentuale di errori commessi. Dal punto di vista personale, l’assenza dei tifosi è un peso sia in positivo che in negativo. Così, quando fai cagare un fischio può farti svegliare. Le critiche fanno parte del mestiere e io le prendo sempre non le pinze. Non soffro le pressioni. Il tifoso barese è passionale e quando critica lo fa per troppo amore, mai con cattiveria. A Bari sto da Dio e sono platonicamente innamorato di questa città. Per pagare il debito della mancata vittoria dell’anno scorso – conclude – dobbiamo vincere questo campionato per riportare il Bari almeno in serie B”.
Segue la versione integrale della conferenza stampa:
foto Ssc Bari