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BARI IMPONENTE, MA NON BASTA PER BATTERE IL FOGGIA

Foggia-Bari 2-2
FOGGIA (4-3-3): Dalmasso, Di Pasquale, Ferrante, Curcio (32′ st Turchetta), Merola (32′ st Vitali), Sciacca, Garofalo, Petermann, Di Paolantonio, Rizzo A., Nicolao (17′ st Girasole). A disp.: Alastra, Gallo, Rizzo Pinna, Maselli, Tuzzo, Buschiazzo. All. Z. Zeman.
BARI (4-3-1-2): Frattali (1′ st Polverino), Belli (30′ st Pucino), Terranova, Gigliotti, Ricci, Maita, Maiello, D’Errico (30′ st Mallamo), Galano (38′ st Citro), Antenucci (c), Cheddira (38′ st Simeri). A disp.: Celiento, Di Cesare, Bianco, Simeri, Citro, Misuraca, Mazzotta, Scavone, Paponi. All. M. Mignani.
ARBITRO: Cascone di Nocera Inferiore.
RETI: 11′ pt Curcio; 21′ pt Cheddira; 23′ pt Merola; 41′ st Mallamo.
NOTE: Rec. 2′ pt; Rec. 4′ st.
di Pierpaolo Paterno
FOGGIA – Un punto strettissimo per i biancorossi di Mignani che – nel derby della 29ma giornata di C – rimpiccioliscono il Foggia in lungo e in largo, ma non riescono ad ottenere la vittoria che avrebbero ampiamente meritato. A dirlo sono le innumerevoli occasioni create sotto rete che avrebbero meritato altra sorte se il portiere rossonero Dalmasso non fosse stato in giornata di grazia. Un Bari senza dubbi padrone del campo, in grado di sfoderare una prova tattica e tecnica di altissimo spessore nonostante un terreno di gioco ridotto in fanghiglia dalla pioggia caduta copiosa per tutto il match. Il punto, ottenuto tra l’altro in doppia rimonta dopo un infortunio tecnico di Frattali, consente al Bari di arginare la vittoria del Catanzaro sul Latina e tornato nuovamente a meno quattro dalla capolista biancorossa.
SI PARTE DOPO 5′ – Il calcio italiano è sceso in campo unito per la pace. È questo il messaggio che la Federazione Italiana Giuoco Calcio ha inviato in un momento così complesso per gli equilibri internazionali, decidendo di posticipare di 5 minuti il calcio d’inizio di tutte le partite ufficiali in programma nel fine settimana. Senza distinzione, professionisti e dilettanti, si sono uniti in un’unica testimonianza di pace, sensibilizzando appassionati e tifosi sul rispetto della vita umana e sulla necessità di trovare una soluzione diplomatica alla crisi in Ucraina.
LA CRONACA – Il Bari scende in campo con la formazione più accreditata alla vigilia. Ovvero, Frattali tra i pali più Belli e Ricci terzini e Terranova e Gigliotti centrali. A centrocampo, Maita e D’Errico mezzale e Maiello play basso. Galano dietro le punte Antenucci e Cheddira.
Campo pesantissimo per la pioggia battente. E ambiente caldo sugli spalti con i tifosi rossoneri pronti a beccare il concittadino Galano marcato strettissimo da Peterman. Il Bari non vince allo Zaccheria dalla stagione 1983/84.
Ma è il Foggia a passare in vantaggio. Traversone da destra e colpo di testa di Curcio che anticipa di netto Terranova e sblocca il risultato a Frattali immobilizzato. Lo Zaccheria è una bolgia, ma la capolista non si fa intimorire e riesce a pareggiare dopo dieci minuti grazie al sesto gol stagionale di Cheddira in scivolata a chiudere in seconda battuta il fendente di D’Errico stampato sulla traversa. Equilibrio che dura appena due giri di lancette con i satanelli di nuovo avanti dopo due minuti. Il Foggia passa ancora avanti ringraziando una paperissima di Frattali che non trattiene un radente velenoso di Merola.
La formazione di Mignani non stacca la spina e sfiora il 2-2 al 34′ quando Cheddira si smarca dal difensore e colpisce il palo pieno alla sinistra del portiere. La prima frazione finisce qui, col Bari immeritatamente in svantaggio e condizionato dall’errore di Frattali.
Estremo difensore che per noie fisiche abbandona il campo dal primo minuto del secondo tempo cedendo il posto al dodicesimo Polverino. Buono l’avvio dei biancorossi che vanno in percussione con Maiello a colpo sicuro in piena area e Dalmasso che gli sbarra la porta. E’ un Bari vivo e meriterebbe il pareggio. Rete mancata clamorosamente da Galano il cui sinistro termina di un soffio al lato. A tratti, il Bari concede sprazzi di spettacolo ed è assoluto padrone del campo. Predominio territoriale che non basta per spezzare gli indugi. Vedi l’ennesimo miracolo in uscita del portiere rossonero su tiro di Cheddira destinato in porta (24′). Altrettanto clamoroso l’errore in uscita di Polverino che consente a Ferrante di tentare la carambola che – fortuna del Bari – termina la corsa sulla traversa.
Il monologo biancorosso continua con un cross di Ricci per il colpo di testa di Cheddira che lambisce di pochissimo il palo. Come se non bastasse, arriva anche una conclusione ravvicinata di Maita deviata in angolo. Il pareggio è un fatto dovuto e lo firma Mallamo con un eurogol meraviglioso a cui stavolta il portiere non può opporre alcuna resistenza. E’ un Bari scatenato. Citro manca il tris spedendo incredibilmente fuori una palla d’oro servita da Antenucci. Un grandissimo rammarico per un successo mancato al di là di una prova davvero convincente che lascia ben sperare in vista del prossimo derby al San Nicola contro la Virtus Francavilla.

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