Sudtirol-Bari 1-0
SUDTIROL (4-4-2): Poluzzi, Curto, Vinetot, Fiordilino (30′ st Celli), Lunetta (12′ st Rover), Mazzocchi (30′ st Casiraghi), Belardinelli, Zaro, Tait (c), De Col (43′ st Larrivey), Odogwu. A disp.: Minelli, Marano, Siega, Carretta, Cisse, Eklu, Pompetti, Giorgini. All. P. Bisoli.
BARI (4-3-3): Caprile, Dorval, Di Cesare (c), Vicari, Mazzotta, Maita (38′ st Benali), Maiello (38′ st Molina), Benedetti, Esposito (34′ st Scheidler), Antenucci (16′ st Botta), Cheddira. A disp.: Frattali, Matino, Morachioli, Zuzek, Ricci, Bellomo, Folorunsho, Mallamo. All. M. Mignani.
ARBITRO: Dionisi de L’Aquila.
RETI: 47′ st Rover.
NOTE: Serata ventilata, terreno in ottime condizioni; circa 5.500 spettatori, 700 i tifosi baresi. 47′ st espulso Frattali per proteste. Rec. 6′ st.
di Pierpaolo Paterno
BOLZANO – Doccia gelata nei minuti di recupero per un Bari sparagnino che perde la gara 1 della semifinale playoff sul campo di un Sudtirol cinico e fortunato. Trentini che, come nel match dei preliminari vinto sulla Reggina, sfruttano l’extra time pareggiando i conti con quello che il Bari – sempre al Druso – fece lo scorso Aprile nella sfida di ritorno di regular season. Una pariglia resa che rende amarissimo l’esordio dei biancorossi negli spareggi per salire in A. E, invertendo tutti i favori della vigilia per via del migliore piazzamento in campionato, costringe i pugliesi a rimboccarsi le maniche in vista della gara 2 in programma venerdì sera al San Nicola. Il troppo attendismo – tra l’altro ingiustificato di fronte ad un avversario ampiamente alla portata – costa caro alla squadra di Mignani costretta adesso a vincere il 2 giugno per aggiudicarsi la doppia sfida di finale contro la vincente di Parma-Cagliari. Un’impresa tutt’altro che agevole con un Sudtirol che – come prevedibile – alzerà barricate ultra difensiviste.
Sul campo di battaglia, Mignani schiera subito l’artiglieria pesante inserendo il tridente d’attacco composto da Esposito, Cheddira e Antenucci. Corazza dei bei tempi anche a centrocampo col profilo migliore disegnato dal ritrovato Maiello al centro (si fece male proprio al Druso nel giorno di Pasquetta) più Maita e Benedetti esterni. In mezzo alla difesa, muro alzato da Vicari e Di Cesare. I terzini sono Dorval a destra e Mazzotta a sinistra. In regular season, i pugliesi hanno già tolto quattro punti ai sudtirolesi. Padroni di casa con la difesa a tre. In panca sia Cissé che Casiraghi. In tribuna, il ds Polito siede a braccetto col presidente Luigi De Laurentiis. Bari in maglia nera.
Dopo venti minuti, senza azioni da gol su entrambi i fronti, la tensione del campo si trasferisce a bordo campo. Tutto nasce da un contrasto tra Odogwu e Di Cesare. E’ la scintilla che fa scattare gli animi tra Bisoli e la panchina barese (Bellomo in particolare). E’ un primo tempo molto tattico, tutto sommato bloccato. Il Sudtirol ci prova, ma la difesa del Bari chiude e protegge senza sbavature. Ne viene fuori una prima frazione di grande equilibrio, senza lesinare la lotta e l’agonismo.
Bari di attesa anche in avvio di secondo tempo. Per alzare il ritmo, Bisoli inserisce Rover sulla sinistra. Mignani risponde con Botta al posto di un discreto Antenucci. L’argentino si posiziona sia davanti alla difesa che alle spalle di Cheddira ed Esposito, nonostante il marocchino ripieghi spesso dalle parti di Dorval per dare man forte alla fase di protezione. Gli stessi interpreti che si rendono anche pericolosi in avanti. Poco dopo, da un lancio di Maiello, Dorval invita alla chiusura Cheddira con palla di poco sul fondo. Al 29′, il Bari corre un grosso rischio: sponda Odogwu per Mazzocchi, con girata di un soffio al lato a Caprile battuto. Un brutto segnale rispetto a quello che accadrà più tardi. Bisoli insiste e getta nella mischia anche Celli e Casiraghi. Mignani non perde tempo e richiama Esposito per Scheidler. Quindi, Molina e Benali per Maiello e Maita. Troppa melina (a tratti esagerata) nei minuti finali che costano caro al Bari perché nei minuti di recupero il Sudtirol la spunta grazie ad una inzuccata di Rover a superare l’imbambolato Mazzotta e a sfruttare un cross di Casiraghi che facilmente elude Dorval. Un pugno nello stomaco, da restarci secchi. La “mazzata” è pesantissima. Per continuare a sognare, venerdì bisognerà rialzarsi cambiando anche alcuni attori e portando a casa il massimo risultato. Alla lettera, un’impresa in piena regola.
foto ssc bari