Spal-Bari 3-4
SPAL (3-4-3): Alfonso, Dalle Mura, Meccariello, Moncini, Zanellato (18′ st Tunjo, Fetfatzidis (18′ st Valzania), Prati (22′ st La Mantia), Celia, Dickmann (22′ st Murgia), Peda, Rabbi (5′ st Nainggolan). A disp.: Pomini, Fiordaliso, Zuculini, Valzania, Arena, Almici, Rauti, Ayoub, Tunjov. All. D. De Rossi.
BARI (4-3-1-2): Caprile, Pucino, Di Cesare (c), Vicari, Mazzotta, Mallamo (33′ st Bellomo), Maiello, Benedetti (41′ st Zuzek), Folorunsho (1′ st Molina), Esposito (13′ st Antenucci), Cheddira. A disp.: Frattali, Benali, Botta, Marachioli, Scheidler, Ricci, Bosisio, Dorval. All. M. Mignani.
ARBITRO: Abisso di Palermo.
RETI: 20′ pt Folorunsho; 26′ pt Esposito; 11′ st Cheddira; 17′ st Moncini; 22′ st Antenucci; 35′ st Nainggolan; 38′ st Celia.
NOTE: Spettatori 8.773 (4.765 abbonati e 512 tifosi ospiti). Rec. 2′ pt. e 5′ st.
di Pierpaolo Paterno
FERRARA – Un Bari cinico e pratico ha la meglio su una Spal indomabile e coriacea. La sfida del “Paolo Mazza” finisce 3-4 consegnando alla squadra pugliese un successo che manca dal 14 gennaio: 4-0 al Parma prima delle due sconfitte consecutive con Palermo e Perugia. Due stop senza tra l’altro segnare gol. Per invertire la rotta, a Ferrara, il Bari mette a repertorio ben quattro marcature al termine di una partita che sembrava in cassaforte sul 4-1 a metà secondo tempo, ma rimessa in piedi da Nainggolan e Celia per la lunga sofferenza di interminabili scampoli finali. Una prova di resistenza e concretezza, di fronte ad un avversario in palla per nulla intenzionato a cedere l’onore delle armi. Consolidato il quinto posto in classifica, il migliore attacco della B e soprattutto un segnale di ripresa per vivere con ottimismo il prosieguo della stagione. Bene l’esordio di Esposito, subito nella mischia e a segno nel giorno del battesimo in biancorosso.
Mignani – prima volta come allenatore da ex di turno – torna all’antico senza disdegnare piccoli ritocchi più o meno dettati dalle circostanze. In difesa, Pucino si riprende il ruolo di terzino al posto di Dorval. Dall’altra parte, confermato Mazzotta. In mezzo Vicari e l’ex Vicari. A centrocampo, Mallamo sostituisce l’indisponibile Maita accanto a Maiello e Benedetti. Cambia il modulo d’attacco con Folorunsho dietro le due punte Cheddira e l’esordiente Esposito. Quattro, quindi, le novità nella formazione titolare rispetto a quella che ha perso sette giorni fa contro il Perugia. Bari che non vince fuori dall’8 dicembre (3-0 al Cittadella). E a secco in tre nelle ultime cinque sfide.
La Spal parte forte, prestando il fianco alle ripartenze del Bari. Vedi un destro a giro fuori misura di Cheddira dopo tre minuti. Il primo di successivi tentativi – tutti imprecisi – da parte dell’italo marocchino. La Spal risponde con due squilli del greco Fetfatzidis e di Prati. Anche questi, lontani dallo specchio. Estensi padroni del centrocampo, dove si fa sentire l’assenza di Maita. Ma – dopo 20 minuti – è il Bari che sblocca la contesa con un tiro dalla distanza di Folorunsho leggermente deviato da un difensore di casa. Gol numero sei in campionato per il centrocampista romano che fra tre giorni compirà 25 anni e che su questo campo aveva già segnato con la maglia della Reggina. Bari implacabile e subito al raddoppio: Folorunsho ci prova dal limite dell’area per la corta respinta di Alfonso con ribattuta vincente di Esposito che bagna al meglio l’esordio con la maglia dei pugliesi. Rete senza esultanza nel rispetto della sua ex squadra. Il suo ultimo gol in B risaliva all’11 aprile del 2021 con la maglia del Venezia.
La Spal è viva. Caprile vola a deviare un colpo di testa angolatissimo di Dalle Mura. Circostanza che manda in archivio un primo tempo con appendice alquanto burrascosa generata da alcune scintille tra Folorunsho (ammonito) e Celia. Clima frizzante…trascinato sino al rientro degli spogliatoi tra diversi tesserati delle due squadre (espulso Andreini, il team manager ferrarese). Chiacchiere a parte, resta e conta il punteggio di una prima frazione con il Bari bravo a capitalizzare il massimo quasi col minimo sforzo come testimonia la differenza nel minutaggio del possesso palla: 18′ per i padroni di casa e 10′ per gli ospiti.
Pugliesi che nel secondo tempo si presentano con un cambio nel cuore della manovra. Altro esordio in campo – dopo quello di Esposito – per Salvatore Molina. L’ex Monza prende il posto di un Folorunsho nervoso. Dal canto suo, De Rossi getta nella mischia Nainggolan, suo ex compagno ai tempi della Roma (144 presenze insieme in giallorosso). La sua ultima gara in B, dieci anni fa con la casacca del Piacenza. Una prodezza di Caprile, intanto, impedisce alla Spal di accorciare su tiro aereo ravvicinato in mischia di Dalle Mura: palla schiaffeggiata e deviata sulla parte alta della traversa. La Spal gioca e il Bari segna. Come succede all’11’ quando Cheddira raccoglie una palla in ripartenza di Maiello, fa secco Peda e supera Alfonso col sinistro del tris di giornata. Festeggiamento che cede il passo alla seconda sostituzione di Mignani. Staffetta tra ex. Fuori Esposito, dentro l’applaudito Antenucci. Non finisce qui. Sulla corsia di destra, fa tutto Nainggolan per l’assist decisivo incornato al centro da Moncini. La Spal accorcia e cambia volto con altri due interpreti dalla panchina.
Ad essere modificato è però di nuovo il risultato, perché Mirco Antenucci cala il poker (inzuccata su traversone lungo di Pucino) godendosi la razione di applausi dei tifosi biancazzurri evitando – come Esposito prima – di esultare nel rispetto della maglia che ha indossato per diverse stagioni. Per lui, gol numero 6 quest’anno (90esimo in B). Rete che gli mancava dall’8 ottobre, nella trasferta di Venezia. Di sicuro, un bel segno di incoraggiamento dopo un periodo in penombra. Nel frattempo, finisce per infortunio la partita di Mallamo. Lo sostituisce Bellomo. Sul 4-1, sembra finita. Macché.
In tre minuti, il gelo del bis e del tris ravvicinati spallini firmati da Nianggolan e Celia. Il primo di potenza su rimpallo dalla rovesciata di La Mantia. Il secondo, su tiro cross di Celia finito nell’angolo lontano a sorprendere Caprile. Mignani corre ai ripari inserendo Zuzek per Benedetti e con l’intento di stringere i denti nei minuti residuali del match. Dalla panchina emiliana, De Rossi ringhia per mettere pressione al direttore di gara che prolunga di sessanta secondi i cinque minuti di recupero appena concessi. Quelli finali, sono minuti di grande tensione e concitazione. L’extra time arriva a sei minuti, sino al triplice fischio di Abisso per il giubilo della squadra sotto lo spicchio di curva occupato dai 500 tifosi biancorossi. Giusto tributo affinché la festa continui nei prossimi due incontri al San Nicola contro Cosenza e Cagliari.
foto ssc bari