Dopo la vittoria della Primavera a Pescara, domenica di sorrisi in casa biancorossa grazie alle formazioni Under 16 e Under 15 che tornano con una vittoria e un pari dalla doppia sfida casalinga contro la Salernitana.
Campionato Naz. ‘Primavera 2’ – 3a giorn.
Pescara-Bari 1-2
Sabato 30.09.23, Delfino Training Center, Citta Sant’angelo (PE)
Arbitro: Sig. Portoso (Molfetta); assistenti: Sig. Panebarca (Foggia) e Sig. Gorgoglione (Barletta)
C.S. ‘Antonucci’, Bitetto (BA), 25°C, soleggiato, grande cornice di pubblico
Campionato Naz. A e B Under 15 – 2a giorn.
Bari-Salernitana 0-0
Bari (4-3-3): Cipolla Dellino Valoroso Amorisco Caputo Sangio (Bottalico) Santanelli (Napoleone) Errico (Pietraniello) De Ruvo (Gisonda) Di Molfetta (Torchetti) Illuzzi (Picciotti)
A disp.: Loiacono Maurogiovanni Cassandro
All. M. Anaclerio
Salernitana (4-3-3): Marino Fabozzi Attianese Massa Giudice Carpientieri Paolillo (La Greca) Russo Santoro Sepe (Petrizzo) Lauria (Tucci)
A disp.: Sorrentino Nanni Volpe De Santis Galiano Amato
All. P. Cerrato
Arbitro: Sig. Vigilante (Taranto); assistenti: Sig. Dimonte (Barletta) e Sig. Garofalo (Molfetta) Ammoniti: Cipolla (B) Caputo (B) Paolillo (S) Russo (S) C.S. ‘Antonucci’, Bitetto (BA), 25°C, soleggiato, grande cornice di pubblico
BARI – Cresce col trascorrere delle giornate e del minutaggio sempre maggiore che mister Mignani gli concede. Gennaro Acampora, anche contro il Como partito tra gli undici titolari, sembra guadagnare la migliore condizione personale. Che, sulla carte, dovrebbe coincidere con la progressione generale del Bari. Barlumi di positività che l’ex centrocampista del Benevento intravede già nella partita contro il Como, nonostante la mancata vittoria: “Oggi – dice nel post gara – ho visto un approccio ottimale alla partita. Si è creato tanto nel primo tempo. Non entro nel merito del gol annullato a Nasti. Nel secondo tempo, ho visto tutti i ragazzi sudare la maglia. Credo sia questa la strada giusta”.
Si fa luce sull’episodio della punizione del Como da lui provocata e dalla quale è scaturito il pareggio ospite: “Il mio tocco sposta la palla e non il calciatore avversario. Lo ho anche detto al direttore di gara, inutilmente”. Parentesi a parte, conta il miglioramento del proprio stato di forma: “Difficile dire a che percentuale di crescita sono in questo momento. Di sicuro, va meglio rispetto alle scorse settimane. Mi sono allenato poco e sto rientrando in condizione grazie all’ausilio dello staff”.
Ultime battute in vista della prossima gara contro la Reggiana e sui fischi dei tifosi a fine gara: “Tutte le partite sono importanti – conclude – . Ripartiamo dall’atteggiamento della squadra contro il Como. I fischi del pubblico? Li accettiamo ed hanno il diritto di farlo. Magari ci daranno la carica per il futuro”.
BARI – Non c’è proprio verso di sorridere per Michele Mignani. Il pareggio interno contro il Como soddisfa a metà il tecnico del Bari: “La vittoria – spiega nel post gara – è mancata perché non siamo riusciti a mantenere il vantaggio costruito dopo solo 1′ e su palla inattiva. Bisognava alzare la concentrazione. Non siamo riusciti a fare male al Como che ha una grande struttura”.
“Contro squadre che si mettono basse – analizza – è difficile trovare spazi. Non siamo riusciti a sfruttare l’uomo in più, ma nel complesso la squadra ha fatto bene. In questo momento dobbiamo raddoppiare l’attenzione. Mi riferisco al gol non capitalizzato. Accettiamo i fischi e da domani ci metteremo a lavorare per portare a casa un risultato importante contro la Reggiana”.
“Facciamo fatica – aggiunge in maniera onesta – perché troviamo squadre che sono molto più aggressive. A volte, quando ti prendono e lasciano spazi alle spalle si può provare a pungere. Le due punte? Diaw e Nasti si sposano meglio rispetto alla disposizione dell’avversario. Loro attaccano gli spazi, ma non è facile. Con un pizzico di culo, potevamo portare a casa la vittoria. Di squadre rognose ne troveremo tante, ma non dimentichiamo che il Como veniva da quattro vittorie consecutive. Siamo contenti che Diaw ha fatto gol, ma non è vero che il Bari non è ancora squadra. Otto giocatori sono gli stessi che hanno fatto bene col Palermo e poi hanno vinto a Cremona. Bisogna trovare la via di mezzo. Qualcuno forse sta pagando dazio, chi ha portato la croce sinora. Qualcun altro deve crescere. Non accampo scuse e giustificazioni. Si è fatta una partita dignitosa e con qualcosa in più avremmo portato a casa il massimo. Dobbiamo rimanere equilibrati. Il valore del Bari si vedrà nel lungo percorso. Magari sarà un valore medio, ma daremo il massimo. Oggi, oggettivamente, potevamo fare di più”.
Moreno Longo (la famiglia è di origini baresi, zona porto, e oggi in tribuna c’erano la mamma e qualche altro familiare) interviene per parlare del suo Como: “Sono molto soddisfatto perché ci da continuità di risultati, su un campo storicamente difficile e dopo una dinamica di gara complessa con la squadra in dieci per tutto un tempo. Non ci siamo disuniti dopo il gol del Bari e ci siamo difesi con ordine dopo. Il Como ha fatto un’ottima prestazione. Abbiamo costretto il Bari a cambiare modulo. In dieci puoi soccombere e invece abbiamo lasciato due attaccanti davanti e questo ci ha permesso di limitare le sortite del Bari. A difesa di Mignani dico che non era giocare contro un Como che si è difeso in maniera notevole e che ha lottato su ogni palla. La reazione all’espulsione di Kone è stata spropositata e sbagliata, ma posso assicurare che non ha fatto nessun fallo sul giocatore del Bari. Io dico che ogni secondo cartellino giallo, quello che porta all’espulsione, deve essere analizzato al Var. Il nostro obiettivo sono i playoff, questo mi ha chiesto la società. Per la A ci sono squadre che sono più avanti. Vogliamo stare nel gruppone in alto e a marzo capiremo”.
BARI (4-3-2-1): Brenno; Dorval, Di Cesare, Vicari; Frabotta; Acampora, Maiello (28′ st Maita) (35′ st Benali), Koutsoupias (13′ st Diaw); Aramu (35′ st Bellomo), Nasti, Sibilli (28′ st Achik). A disp. Farroni, Matino, Zuzek, Adjouma, Pucino, Akpa-Chukwu, Ricci. All. Mignani.
COMO (3-4-2-1): Semper, Chajia (20′ st Gabrielloni), Curto, Odenthal, Nielsen, Da Cunha (10′ st Bellemo), Ionnou (33′ st Verdi), Cassandro (20′ st Vignali), Barba, Kone, Cutrone (33′ st Baselli). A disp. Vigorito, Sala, Solini, Blanco, Kerrigan, Arrigoni, Scaglia. All. Longo.
ARBITRO: Camplone di Pescara.
RETI: 19′ st Diaw; 21′ st Bellemo.
NOTE: Spettatori 16.377, di cui 8.809 abbonati e 88 ospiti. 5′ st espulso Kone per doppia ammonizione. Rec. 3′ pt. e 6′ st.
di Pierpaolo Paterno
BARI – Reazione a metà per il Bari che non riscatta la sconfitta di Parma e impatta 1-1 al San Nicola contro il Como, vanificando subito il momentaneo vantaggio di Diaw (primo gol in biancorosso) e non approfittando della superiorità numerica con i lombardi in dieci per tutto il secondo tempo dopo il rosso a Kone. Nessuna vittoria tra le mura amiche dove il successo manca dalla semifinale playoff contro il Sudtirol. Arriva invece il sesto pareggio in otto giornate per nove punti all’attivo. Risultato agrodolce con la formazione di Mignani tutto sommato in palla per tutta la contesa, ma tremendamente anemica sul piano della concretizzazione sotto la porta avversaria.
Mignani conferma quasi in blocco la formazione di Parma. L’unica variazione, prevedibile, l’avvicendamento tra Ricci e Frabotta. Per il resto, cliché atteso con Brenno tra i pali. Dorval terzino. Vicari e Di Cesare al centro. A centrocampo, Maiello supporto sulle corsie laterali da Acampora e Koutsoupias. Davanti, Aramu a sostegno di Sibilli e Nasti.
“Amiamo la nostra maglia sudata, pretendiamo programmazione e una società innamorata!” è lo striscione che appare in Curva Nord al momento del fischio d’inizio. Un appello inequivocabile nei contenuti e nei destinatari che non richiede ulteriori commenti e interpretazioni. Una contestazione civile contornata dal perdurante coro “Noi vogliamo un grande Bari”.
Dagli spalti al campo. Trascorrono i primi minuti di gioco e le squadre dimostrano già le loro prime intenzioni. Il Bari con Nasti da posizione defilata e pallone bloccato da Semper. L’approccio alla gara dei biancorossi non dispiace. Tanto che al 21′ la sblocca Nasti a punire un errato disimpegno di Odenthal. Gol annullato al Var per fallo dell’attaccante (pure ammonito) sul difensore lariano. Nel contesto generale, spiccano una soluzione alta di Sibilli ed una iniziativa fuori misura di Koutsoupias. Serve una deviazione in angolo di Semper per sventare un tiro dalla distanza di Acampora destinata in porta. Primo tempo nel cassetto col Bari in crescita.
La ripresa inizia con l’epulsione del comasco Kone per doppia ammonizione. Un piccolo vantaggio per il Bari. Che ci prova con un tiro a giro di Sibilli. Palla sul fondo. Al 13′, Mignani prende coraggio ed inserisce anche Diaw al posto di Koutsoupias. Scelta azzeccata perché al 19′ l’ex modenese rompe il digiuno e batte Semper con un’alzata sotto misura su sponda di Vicari e dal corner di Sibilli. Immediata la reazione dei ragazzi di Longo: dopo due giri di lancette, punizione dal limite corto dell’area e colpo di testa vincente di Bellemo. Punteggio di nuovo in equilibrio. Ma il Bari resta avanti nel tentativo di un nuovo sorpasso. A spingere ci pensano anche i neoentrati Maita e Achik (per Maiello e Sibilli). Centrocampista siciliano che esce subito dalla scena per infortunio. Lo sostituisce Benali, mentre entra pure il redivivo Bellomo per Aramu. Non basta per avere ragione del Como. Si arriva all’epilogo sull’1-1 con la bordata di fischi dei tifosi biancorossi e l’impietoso “Meritiamo di più” della Curva Nord. Un piccolo colpo al cuore aspettando la replica di sabato prossimo a Modena contro la Reggiana.
Il titolo iridato è arrivato a Barletta nel doppio maschile under 19 beach sprint con il body della nazionale
Barion del canottaggio in cima al mondo con i sedicenni Pasquale Tamborrino e Leonardo Bellomo, che ai World Rowing Coastal Championships in corso a Barletta si sono laureati campioni iridati trionfando nel doppio maschile under 19 beach sprint con il body della nazionale azzurra.
Domenica sensazionale per il giovanissimo duo barese che, dopo essersi qualificato direttamente ai quarti di finale con il miglior tempo della prova a cronometro, ha sbaragliato la concorrenza eliminando l’uno dopo l’altro gli equipaggi di Germania, Gran Bretagna e infine Francia nella finalissima. Un perfetto affiatamento, quello i due neo campioni del mondo di canottaggio costiero che hanno dominato la gara decisiva al pari delle precedenti: Tamborrino imprendibile al via, Italia in testa sin dalla prima boa e perfetta anche nella fase di ritorno, fino alla corsa liberatoria di Bellomo verso il traguardo chiudendo i giochi con il tempo di 2.44.41, dieci secondi in meno rispetto agli avversari francesi.
Un altro primo posto da urlo per Tamborrino e Bellomo che solo pochi giorni fa si erano laureati campioni d’Europa a Donoratico, in Toscana, vincendo a Donoratico la Coupe de la Jeunesse nella stessa specialità. E così dopo il titolo continentale è arrivato quello mondiale, per una doppietta storica che riempie d’orgoglio il Canottieri Barion. Un risultato che il circolo barese festeggerà già in serata presso la sede di molo San Nicola, riservando ai suoi giovani campionissimi una accoglienza speciale: «Siamo raggianti – osserva Francesco Rossiello, presidente del Canottieri Barion – Questo titolo iridato è l’ennesima dimostrazione che si può arrivare lontano anche partendo dal Sud. Prima l’Europa, poi il mondo: hanno vinto tutto in pochi giorni, Bellomo e Tamborrino. Assieme a loro esulta uno staff ed un circolo che offrono a ciascuno dei propri tesserati la possibilità di crescere e fare bene, anche ai massimi livelli». E così il Canottieri Barion torna sul tetto del mondo, ad un anno di distanza dalla vittoria dei fratelli Michelangelo ed Alessandra Quaranta nel doppio misto dei mondiali di canottaggio costiero.
Le formazioni ufficiali del Bari di Mignani e del Como di Moreno Longo che alle 16.15 si sfideranno per l’ottava giornata di B al San Nicola. Di fronte il Bari 14mo con 8 punti (non vince dal 26 agosto: 1-0 a Cremona a cui sono seguiti 4 pareggi ed una sconfitta) ed i lariani terzi a quota 13 e reduci da cinque risultati utili nelle sei partite giocate, di cui le ultime quattro vittorie.
Nel Bari assente Morachioli. Nel Como indisponibili Iovine a centrocampo e Mustapha in attacco. Arbitra Giacomo Camplone della sezione di Pescara. Gli assistenti saranno Di Iorio e Arace. Quarto ufficiale Baratta, come VAR e AVAR rispettivamente Aureliano e Di Vuolo.
BARI-COMO
Bari (4-3-2-1): Brenno, Dorval, Di Cesare (c), Vicari, Frabotta, Koutsupias, Maiello, Acampora, Aramu, Sibilli, Nasti. A disp.: Farroni, Maita, Matino, Benali, Bellomo, Achik, Diaw, Zuzek, Edjouma, Pucino, Akpa-chukwu, Ricci. All. M. Mignani
Como (3-4-2-1): Semper, Curto, Chajia, Cutrone, Odenthal, Nielsen, Da Cunha, Ioannou (c), Cassandro, Barba, Kone. A disp.: Vigorito, Sala, Solini, Baselli, Gabrielloni, Blanco, Bellemo, Kerrigan, Arrigoni, Scaglia, Vignali, Verdi. All. M. Longo
Bari al momento 14mo con otto punti dopo sette partite, per un ruolino di marcia col freno a mano tirato. Senza considerare che cinque squadre, tra cui il Como (è terzo a quota 13 con sei match all’attivo), hanno da recuperare da una a tre partite rispetto ai galletti. Lo specchio dei numeri fa da premessa alla sfida odierna dei biancorossi contro i lariani – in programma oggi alle 16.15 al San Nicola per l’ottava giornata di serie B. Per dimenticare la sconfitta di Parma e riprendere un cammino sinora compassato, il Bari dovrà puntare al massimo.
A parte l’assenza dell’influenzato Morachioli, mister Mignani può contare su tutti gli effettivi a disposizione. Quadro che tuttavia richiede di mettere in conto lo stato fisico di diverse individualità. Valutazioni che impongono al tecnico di optare per scelte quasi obbligate sugli undici di partenza. Brenno tra i pali. In difesa, Dorval con Di Cesare e Vicari. A sinistra ballottaggio alla pari tra Ricci e Frabotta. In mezzo, Maita e Acampora si contendono una maglia accanto a Maiello e Koutsoupias. Possibile inserimento di Aramu dall’inizio nel pacchetto avanzato insieme a Nasti e Sibilli, con Diaw outsider per uno dei due spezzoni di partita.
La probabile formazione: Brenno, Dorval, Di Cesare, Vicari, Frabotta; Acampora, Maiello, Koutsoupias; Aramu, Nasti, Sibilli.
BARI – La quiete dopo la tempesta. Questo e molto altro si aspetta Michele Mignani alla vigilia della sfida del suo Bari per l’ottava giornata di B, in programma domani pomeriggio (ore 16.15) contro il Como. vice capolista in coabitazione a quota 13 con Venezia, Palermo e Modena. Lombardi a cinque lunghezze di vantaggio sui biancorossi fermi al 14mo posto con 8 punti dopo 7 giornate costruite su cinque pareggi, una vittoria ed una sconfitta. Quest’ultima maturata appena mercoledì scorso in casa del Parma primo della classe, addirittura a più 9 sui galletti. Battuta d’arresto con strascichi polemici, in particolare legati ad una parte delle dichiarazioni post gara del capitano Valerio Di Cesare (“Avverto troppo negatività attorno alla squadra”) poi puntualizzate dallo stesso difensore romano attraverso un chiarimento social.
Presa di posizione che ha provocato diverse reazioni contrapposte all’interno della tifoseria, a metà strada tra l’indulgenza nei confronti della squadra ed il risentimento verso la proprietà addebitata di aver disatteso le promesse fatte in estate. Nel mezzo, l’impegno di domani al cospetto dei lariani reduci da cinque risultati utili consecutivi, di cui ben quattro vittorie (nell’ordine contro Spezia, Ternana, Cittadella e Sampdoria). Non un cliente comodo per la formazione di Mignani, nel primo pomeriggio intervenuto nella consueta conferenza stampa pre gara: “Non guardo la classifica – attacca il tecnico del Bari – . Guardiamo in casa nostra e a prescindere dal Como, dobbiamo fare i punti di cui abbiamo bisogno. Non cerco il Bari dell’anno scorso – continua – ma una solidità di squadra per fare un gol più degli altri. L’importante adesso è fare dei punti per la nostra classifica. Nemmeno noi, come i tifosi, siamo soddisfatti dei punti fatti sinora. Derivano da prestazioni altalenanti. Si è fatto bene e anche meno bene. Dobbiamo cercare di portare equilibrio nei 90′ di gioco. Anche i tifosi non sono soddisfatti della classifica attuale e ognuno può esprimere il proprio pensiero, positivo o di dissenso. Cercheremo di dargli più soddisfazioni possibili attraverso l’impegno e la voglia di combattere per la maglia che, da quando ci sono io, credo non sia mai mancata”.
Va costruito un gruppo. E Mignani prova a dare una risposta non scontata: “Molti dei giocatori a disposizione sono arrivati negli ultimi minuti e questo non aiuta, è una problematica per un allenatore. Poi, se giochi due partite in tre giorni il discorso si complica. Devo essere più bravo di tutto per comporre la migliore squadra possibile. A partire dalla prestazione che deve essere buona. Dignitosa direi. Se non c’è tempo per mettere insieme i calciatori, ti devi adeguare a quello che hai”.
Anche rispetto al discorso fatto da Di Cesare dopo la partita di Parma: “Non do molto peso a quello che succede fuori dal campo. Dove viene amplificato tutto in negativo. Non so a cosa si riferisse nello specifico Valerio. Dall’alto della sua esperienza, ha espresso un pensiero consapevole. Con lui non ho parlato. Ci sono piazze dove non va bene nulla e altre dove si crea entusiasmo dal nulla. Vengo da due anni meravigliosi qui a Bari. Nel calcio, non si può sempre vivere la stessa continuità delle stagioni passate. Se penso al Napoli, che ha vinto lo scudetto l’anno scorso, quest’anno sta facendo meno bene. Per dire che dove ci sono aspettative alte, queste non possono andare di pari passo con le stagioni passate. Per me il tifoso barese è meraviglioso, stra innamorato della sua squadra. E per questo gli viene concesso qualcosa in più. Noi faremmo di tutto per dare soddisfazione ai nostri tifosi e credo che qualcuno gliela abbiamo data. Soffriamo per il fatto che al momento non ci riusciamo. La negatività è intesa nel non fasciarci la testa prima di rompercela. Pensare male ti toglie energie e forze. Domani proveremo a superare il Como”.
La condizione fisica di Diaw: “Sta meglio di giorno in giorno, stiamo valutando se farlo partire dall’inizio. Non vogliamo correre dei rischi. Sta bene e ha sensazioni positive. Siamo sulla strada della completa disponibilità”. Situazione legata alla produzione offensiva del Bari: “Non abbiamo i giocatori dell’anno scorso. I gol si possono fare in tanti modi, con i difensori e con i centrocampisti. In alcune situazioni siamo stati sfortunati. Bisogna aumentare i numeri per vincere le partite. Non c’è una legge, ma serve essere più prolifici per portare punti a casa. Col mio staff, cerchiamo di mettere i giocatori che abbiamo nelle migliori condizioni di esprimersi. Servono le conoscenze per farlo, andando oltre quello che hai visto a distanza. Poi, lo vedi allenarsi e capisci altre caratteristiche. Vedi Edjouma, dal quale devo cercare di capire cosa può dare. Anche oltre l’allenamento. E sperando che cresca di condizione. Come pure Aramu che a Parma ha dato risposte positive”.
Da rivedere gli approcci alle gare. Sbagliati nelle ultime giornate: “A volte sono gli avversari che partono più forte di te. Prepariamo le partite a livello tattico, ma non gli approcci. La partita dura 90′. Non mi interessa partite forte e poi crollare alla distanza. Sia a Pisa che a Parma siamo arrivati meglio degli avversari. Il Como? Non è una sorpresa. Quest’anno sta dando seguito al lavoro dell’anno scorso. Parliamo di una squadra forte, ha grandi valori in rosa”.
Una considerazione su Nicola Bellomo: “Sotto l’aspetto caratteriale tutti gli allenatori lo vorrebbero. Lo sto facendo giocare meno perché vedo altri in condizioni migliori. Ma non vuol dire che non abbia fiducia in lui”. E su Di Cesare che ogni volta che esce genera sofferenze alla squadra: “Non siamo Di Cesare dipendenti. Anche se gli auguro di stare bene per altri cinque anni, ci sta che possa avere qualche fastidio e non arrivare in fondo sino ai 90′. Zuzek o Matino, sono scelte tecniche. Non facciamo classifiche, ma gioca chi sembra essere nelle condizioni migliori in questo momento”.
Resta l’idea tattica generale. Mignani fa le sue sottolineature: “Le tracce che diamo sono legate alle caratteristiche dei calciatori a disposizione. Non posso chiedere ad Achik o Morachioli di fare le prime punte, per esempio. Giochiamo quasi sempre con tre attaccanti. Aumentarli creerebbe degli squilibri. Achik ha fatto un percorso in carriera giocando vicino alla linea laterale. Se non gioca, ho delle motivazioni”.
“Chiunque di noi abbia l’ambizione di fare il meglio – conclude Mignani – . Nella vita, se vuoi qualcosa devi avere la forza interiore di andare a prenderla. Al netto degli avversari e degli eventi esterni. Quello che è stato, è stato. Resettiamo e andiamo a riprenderci quello che vogliamo con tutta la forza. Come finirà questo campionato non lo so. Al tifoso barese posso solo riconoscergli di essere passionale e che se ci sta vicino ci da’ tanta forza. Come ha sempre fatto. La passione verso la squadra deve andare oltre il risultato della partita”.
A.C. Reggiana ha reso noto che i biglietti per la sfida Reggiana-Bari, valida per la 9a giornata Serie BKT ’23-’24 e in programma alle ore 14:00 di sabato 7 ottobre presso lo stadio ‘Mapei Stadium – Città del Tricolore’, saranno disponibili sul circuito VivaTicketa partire dalle ore 10:00 di martedì 3 ottobre. I tagliandi per il settore riservato agli ospiti Tribuna Nord – Settore Ospiti (4.000 posti disponibili) saranno in vendita fino alle 19:00 di venerdì 6 ottobre.
– NON richiesto alcuno strumento di fidelizzazione
MODALITA’ D’ACQUISTO
– punti vendita VivaTicket sul territorio nazionale
–onlinedirettamente su https://www.vivaticket.com/it
PREZZI
Settore Ospiti: € 16 + d.d.p.
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