La Federcalcio europea non ha intenzione di mollare la presa sui divieti per le multiproprietà, anche per una questione “tattica” legata alla Superlega. A sostenerlo è il giornale Calcio Finanza che l’altro giorno ha praticamente spento un dibattito riacceso dai sostenitori della posizione opposta. Discorso che chiama in causa anche la Filmauro di Aurelio De Laurentiis, proprietaria – almeno sino al 2028 – sia della Ssc Napoli che della Ssc Bari (https://www.barinrete.it/?s=aurelio+de+laurentiis&submit=Search). Si ricorda che Il Consiglio Federale della FIGC ha deciso di modificare la norma transitoria dell’articolo 16-bis delle NOIF, prorogando la scadenza per il divieto delle multiproprietà all’inizio della stagione 2028-2029.
“Nelle settimane passate – si legge – il numero uno della UEFA, Aleksander Ceferin, aveva aperto ala possibilità di vedere le norme sulla multiproprietà. «Dobbiamo parlare di questi regolamenti e vedere cosa fare al riguardo. C’è un crescente interesse per questa multiproprietà. Non dovremmo solo dire di no agli investimenti per la proprietà di più club, ma vedere che tipo di regole abbiamo stabilito in questo caso, perché le regole devono essere rigide». Quella che sembrava essere un’apertura, alla fine non si è rivelata tale, con il numero uno della Federcalcio europea che ha ribadito in dichiarazioni pubbliche successive di non avere intenzione di allentare le norme sulla multiproprietà che vietano ai club controllati dallo stesso azionista di giocare nella stessa competizione, o in tornei “comunicanti”.
Tutto lascia intendere che per il momento la UEFA non ha nessuna intenzione di entrare in questo ambito. Sia per questioni etiche, sia perché ciò aprirebbe la porta a inevitabili slittamenti per i club interessati (su tutti Real Madrid, Barcellona e Juventus).
notizia Calcio Finanza
foto fatto quotidiano