Vigilia di Cosenza-Bari con voce al ds biancorosso Giuseppe Magalaini e al suo vice Valerio Di Cesare: “Ci sono quattro partite da giocare e l’obiettivo playoff è fattibile. Le parole di Longo dopo Bari-Modena? Il mister parlava della A diretta”, attacca Magalini.
E’ stato un anno di costruzione del futuro? Il ds spiega: “A luglio spiegammo il nostro percorso. C’era una lavagna con tanti giocatori. E’ stato un anno difficile. Ripartiamo da una base diversa. Il problema dei prestiti è falso. Abbiamo giocatori con diritto di riscatto e possiamo arrivare a quindici elementi di proprietà. Vedremo volontà e ambizioni”.
Ancora sulle dichiarazioni di Longo e il futuro di Magalini a Bari: “Non mi sono posto il problema dell’esternazione del mister. Con lui c’è massima sintonia. Non abbiamo scelto in giocatore senza il suo avvallo. A gennaio abbiamo preso giocatori capaci. Lo dice la classifica. Maggiore è il colpo più importante della B dopo Pohijanpalo del Palermo. Dobbiamo centrare i playoff, abbiamo i valori perché questo avvenga. Sul futuro non mi esprimo. Centreremo i playoff”. A parità di risorse della stagione in corso, il ds ipotizza il proprio domani in biancorosso: “Il presidente lo sentiamo ogni giorno. Non ci fa mancare niente. Per la nuova stagione, abbiamo delle valutazioni tecniche. Dobbiamo capire dove andare a parare. Sarà difficile competere con i colossi della B”.
“I giocatori arrivati quest’anno – continua Magalini – ci chiedono di rimanere volentieri con noi. Quelli in scadenza? Benali ha un rinnovo automatico in base alle presenze. Stiamo lavorando per il futuro. Almeno per capire le intenzioni dei calciatori. Sui soldi da spendere, partiamo da una base migliore. L’impatto economico a disposizione non lo conosco”.
I playoff sono una corsa a tre con Cesena e Modena: “Non siamo costanti nei momenti decisivi. Non abbiamo perso tanto, ma vinto poco. Sono stati commessi degli errori. La formazione non la faccio io. Con Longo collaboriamo per la costruzione della squadra. Spetta a lui farla giocare. Se l’attacco avesse fatto più gol, avremmo vinto più partite. I valori dei nostri attaccanti sono di livello. Anche le altre squadre non hanno attaccanti in doppia cifra”.
Non centrare i playoff sarebbe grave: “Non può essere una posizione a condizionarci. Qualcosa è mancato – aggiunge Di Cesare – per ambire a posizioni più importanti. Sbagliato partite che avremmo dovuto vincere. E’ mancato lo step per arrivare sopra. Siamo convinti che la squadra sia forte”.
Tolto Maggiore, Bonfanti e Pereiro sono stati utilizzati col contagocce: “Sono scelte tecniche del mister. Se non avessimo avuto l’infortunio di Novakovich, Bonfanti non l’avremmo preso. Si è lavorato per mettere Longo nelle migliori condizioni possibili. Lasagna? Speravamo andasse in doppia cifra. Anche la Samp con Coda. Lasagna è forte, non va valutato solo nei gol. Ad oggi ha dato un contributo, magari migliora nella ultime quattro partite. Un valore aggiunto nello spogliatoio sul piano professionistico”.
“L’anno prossimo avremo meno problematiche rispetto ai contratti, ma non so se avremo più soldi. Cercheremo di abbassare l’età media di qualche anno. Dorval, ad oggi, è un punto di forza per la prossima stagione. Lo stanno seguendo, ma non ci sono richieste ufficiali per lui”.