Vigilia di Bari-Spezia, ultimo atto del 2024 e prima giornata del girone di ritorno di B. Come di consueto, Moreno Longo è intervenuto in conferenza stampa per presentare la partita di domani – ore 15 – al San Nicola. Segnare e vincere è l’unica cosa che conta: “Sarebbe la panacea di tutti i mali. La vittoria può essere un toccasana. Lavoriamo per raggiungerla. Dobbiamo insistere per invertire il trend delle ultime giornate, sotto l’aspetto del risultato. Con Pisa e Sudtirol non eravamo gli stessi. A Palermo ho rivisto il Bari che fa la prestazione. Questo mi fa sperare. Dobbiamo per forza produrre, attraverso il gioco e l’identità che non devi mai perdere. Se non fai gol, la vittoria non arriva”. L’atteggiamento anti Spezia: “Sarà una partita differente da quella di Palermo. Lo Spezia la sta facendo da padrona insieme a Pisa e Sassuolo. Dobbiamo avere il coraggio di fare le nostre cose, anche con un coefficiente più alto. Servirà la partita perfetta, cercare di imporci anche contro uno Spezia forte”.
Le defezioni per domani: “Mancano Favilli e Tripaldelli. Non sono a disposizione. Stiamo solo valutando i recuperi, perché giocare dopo due giorni non è automatico. Al di là degli uomini, è il piglio che conta. Come quello coraggioso di Palermo. Sullo scacchiere tattico abbiamo sempre alternato. E non deve essere un problema. Dipende anche dall’avversario”.
“I gol degli attaccanti – continua Longo – possono spostare una classifica. nell’economia del campionato. Al gol non arrivano solo gli attaccanti, ma un ventaglio di giocatori. Vedi lo Spezia, che ha tantissimi gol su palla inattiva. Con centrocampisti e difensori. Quando non hai la punta da doppia cifra, devi cercare i gol in altri calciatori. Per forza di cose, serve un numero di gol totali per migliorare la classifica. Sui rinforzi, dico che ne riparliamo dopo lo Spezia. All’apertura del mercato, affronteremo i discorsi per capire dove e come rinforzarci. Cercheremo di farlo”.
Focus sulla difesa, reparto orfano dello squalificato Pucino: “La situazione è semplice. Abbiamo passato un lungo periodo positivo e ora ne è arrivato uno negativo. Dobbiamo gestire il tutto con lavoro e impegno massimale. Sinora siamo stati sotto la performance di inizio anno. Siamo consapevoli del percorso da fare. Ci saranno periodi negativi, ma dovremo mantenerci solidi sul percorso. Compresa anche la compattezza difensiva. Proviamo a riprendere la marcia dei quattordici risultati utili consecutivi”. Anche Oliveri non è al top: “Ha fatto un periodo eccezionale, dove ha espresso le sue qualità. Poi, ha avuto un calo e si è cercato di gestirlo nel modo migliore. In un campionato è fisiologico. Il suo primo campionato da titolare. I momenti negativi vanno gestiti. Dobbiamo avere fiducia e lasciarlo lavorare tranquillamente. Le palle inattive? I problemi non sono mai risolti definitivamente. L’asticella dell’attenzione deve restare alta”.
La posizione di Falletti, atteso ancora protagonista: “Abbiamo parlato, gli ho ribadito il concetto che la sostituzione di Palermo non era dettata dalla non prestazione. Ma a livello qualitativo, da lui ci aspettiamo qualcosa che possa aiutarci a determinare. Resta un giocatore importante che può trovare l’episodio che gli consenta di ritrovare la fiducia delle prime giornate”.
Obaretin al posto di Pucino? “Si, sarà così. Con Mantovani a destra. A Spezia, fece bene. E’ il sostituto naturale di Pucino. Sta facendo delle buone cose, anche degli errori come tutti. Ha potenziale. Può crescere”.
I 24 punti al giro di boa: “Abbiamo raccolto meno di quanto si meritava sul campo, non avendo avuto la forza di chiudere partite. Non si è mai rubacchiato. Anzi, per nostri limiti, non abbiamo portato la partita dalla nostra parte. Sul lungo, la classifica non mente mai. Proveremo a fare un girone di ritorno per colmare quanto lasciato per strada nell’andata”.
Longo sulla personalità: “Quando mio figlio ha un problema cerco di rasserenarlo. Se dico che i giocatori devono stare tranquilli, è perché non otterrei nulla dicendo il contrario. Abbiamo il senso di responsabilità. Siamo umani e sappiamo riconoscere i problemi. L’ansia del risultato, a volte, fa paura. Per questo, dico che devono stare sereni. Sono ragazzi e so che non è semplice”.
La condizione di Lasagna e la prestazione di Manzari a Palermo: “Kevin sta bene. A Palermo poteva sfruttare meglio certe situazioni. Ci sta dando un contributo di volontà importante. Lo vedo in palla e positivo. Manzari deve crescere nel coraggio, nella personalità e nelle responsabilità. Deve osare, anche sbagliando qualche palla in più. Nel guscio, rimane sempre un giocatore dal buon potenziale senza fare il salto di qualità”.
Il girone di ritorno apre un nuovo torneo di B. Per il mercato e per il rilancio di alcune squadre. Resta l’assoluta necessità di rafforzare una squadra appoggiata sinora su una quindicina di calciatori. Un Bari senza alternative in panchina: “Il mio pensiero è conosciuto dalla società. C’è confronto quotidiano. Sappiamo cosa ci può servire e cosa c’è da fare. Poi, quello che si cercherà di fare ci renderà coerenti con quello che diciamo. Ci sono i direttori che conoscono il mio pensiero. Sanno quello che c’è da fare. Se pensiamo alla A, è normale che il Bari vada rinforzato. Penso che anche altre squadre lo pensino. Dovendo ripartire, in estate è stato fatto un ottimo lavoro. Adesso, dovremo migliorare questa costruzione”.