Bari-Cosenza 1-1
BARI (3-5-2): Radunovic, Pucino, Vicari (c), Mantovani, Oliveri (49’ st Favasuli), Lella, Benali, Maita (37’ st Coli Saco), Dorval (37’ st Obaretin), Falletti (22’ st Sibilli), Lasagna (49’ st Novakovich). A disp.: Pissardo, Bellomo, Sgarbi, Tripaldelli, Maiello, Manzari, Favilli. All. M. Longo.
COSENZA (3-5-2): Micai (c), Camporese, Charlys, Fumagalli, Ricciardi (35’ st Zilli), Caporale, Venturi, Josè Mauri (15’ st Ciervo), Kouan (1’ st Florenzi), Mazzocchi (28’ st Rizzo Pinna), Ricci (15’ st Strizzolo). A disp.: Vettoriel, Cimino, Sankoh, D’Orazio, Delle Mura, Kourfalidis, Hristov. All. M. Alvini.
ARBITRO: Marchetti di Ostia Lido.
RETI: 39’ pt Pucino; 42’ st Fumagalli (rig.).
NOTE: 17.538 spettatori (7.154 abbonati; 1.283 tifosi ospiti). 8’ st espulso Lella per fallo su Caporale. 48’ st espulso Migliaccio per proteste. Rec. 2’ pt. e 7’ st.
di Pierpaolo Paterno
BARI – Quinto risultato utile consecutivo per il Bari di Moreno Longo che, alla settima giornata, impatta 1-1 al San Nicola contro un Cosenza sornione. Bari in giornata, coriaceo ed in credito col risultato condizionato dagli episodi. Gli stessi che consentono ai calabresi di spuntarla quasi per il rotto della cuffia. Cosenza spinto dall’arbitro Marchetti che in avvio e alla fine del secondo tempo mette in ginocchio il Bari prima sventolando un esagerato cartellino rosso a Lella (comunque ingenuo nella circostanza) per un contatto su Caporale e poi concedendo la massima punizione che consente ai calabresi di acciuffare un insperato pareggio ad una manciata di minuti dalla fine. Decisioni prese entrambe al Var.
Lasagna unica novità nello scacchiere iniziale rispetto alla partita vinta domenica scorsa a Frosinone. Per il resto, interpreti confermati con Radunovic tra i pali (gioca con un cerotto sopraciliare). In difesa Pucino e Mantovani esterni. Il capitano Vicari al centro. Centrocampo a cinque composto da Oliveri e Dorval sulle fasce laterali. In mezzo, solidità e concretezza assicurate da Maita, Benali e Lella. Davanti, l’estro di Falletti accanto all’ex Verona. Nel Cosenza, in campo a specchio col 3-5-2, dal 1’ gli ex baresi Micai, oggi capitano, Camporese e Ricci, quest’ultimo preferito a D’Orazio (altra vecchia conoscenza biancorossa).
Aggressiva e determinata la partenza dei biancorossi. Lasagna e Benali mettono subito in apprensione Micai e la retrovia cosentina. Inizio importante del Bari. Vedi anche la staffilata sul fondo di Falletti. Molto bello il dialogo nello stretto (22’) Dorval-Mantovani-Lasagna. Trama non capitalizzata a dovere. Ancora più grande l’occasione dagli sviluppi dell’angolo. Vicari la spizzica a colpo sicuro. Sulla linea, salva in corner un difensore rossoblù. Sulla ribattuta, muro Radunovic su Ricciardi in avanscoperta lanciato da Ricci. Un nuovo pericolo arriva dopo la mezzora. Angolo corto, cross al centro e colpo di testa velenoso di Kouan. Caporale manca la chiusura vincente ad un passo dalla porta barese. Buono il pressing del Cosenza che non consente al Bari di uscire dal guscio. Come accade per esempio al 39’: palo pieno di Falletti con un rasoterra a Micai ormai battuto. E’ il preludio del gol con Pucino che, da palla inattiva su corner del mago Falletti, svetta più alto di tutti e trafigge Micai con una incornata prepotente per il meritato vantaggio del Bari. Balla e canta il San Nicola. Sino al termine del primo tempo.
Si riparte. Alvini inserisce Florenzi per Kouan per un 3-5-2 speculare a quello di Longo. Comincia male per il Bari che perde Lella dopo 8’, espulso per una presunta gomitata su Caporale (azione analizzata al Var). Una ingenuità che potrebbe costare caro e costringe il Bari a giocare un tempo in inferiorità numerica. Alvini se la gioca tutta con Strizzolo e Ciervo per Ricci e Josè Mauri. E’ anche il momento di Sibilli, dentro dal 22’ per un Falletti applauditissimo. Qualità per qualità. Da un errore di Dorval, Cosenza insidioso. Rasoiata secca di Ciervo di un soffio fuori. Clima da battaglia, e il Bari è vivo. Tocca ad Obaretin e Coli Saco. Escono il buon Dorval ed un monumentale Maita. E’ tutto più complicato quando l’arbitro rivede al Var un tocco di mani in area di Saco su cross di Florenzi. Rigore trasformato da Fumagalli che pareggia i conti dal dischetto con un colpo sotto l’incrocio seppure intuito da Radunovic. Longo gioca le carte Favasuli e Novakovich. Gagliardo e tenace, il Bari resiste per tutti i minuti di un interminabile recupero. Finisce in parità, con qualche recriminazione e col consenso degli oltre quindicimila del San Nicola. Nel prossimo turno, si replica a Cremona.
foto ssc bari