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SUP, BARESI DEL BARION PORTANO IN ALTO L’ITALIA AL MONDIALE ISA

Baresi del sup in auge al mondiale ISA 2024 che si è disputato la settimana scorsa a Copenaghen con quasi 50 nazioni all’appello. Tra queste l’Italia, presente con una delegazione di 4 atleti del Barion ripartiti nelle diverse discipline.

“Per i nostri atleti – si legge nella nota del club – è stata una grande esperienza di confronto internazionale, con la quale tornano a casa ricchi di entusiasmo e voglia di crescere sempre di più. Nicolò Ricco conquista un fantastico 4º posto, categoria Junior, nella technical race, dopo aver comandato metà gara in 1ª posizione. Laura Nitti, senior femminile si piazza al 15º posto in finale nella technical dopo aver superato tutte le eliminatorie oltre ad un 9º posto nella long distance da 13 km. Velia Pisanelli, gareggia da senior femminile anche se junior piazzandosi in 16ª posizione nella long distance. Il coach Davide Alpino nei senior maschile si piazza in 13ª posizione nella long distance. Grazie anche a questi risultati la Nazionale Italiana vanta di un ottimo 4º posto nella classifica generale”.

Fonte circolobarion

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FALLETTI SI RACCONTA: VENGO DAL BASSO, ORA VOGLIO ESSERE ALL’ALTEZZA DELLA PIAZZA DI BARI

“Sono qua per dare una mano al Bari. In campo do tutto. Quello che non può mancare è aiutare i compagni ad ottenere il massimo, a prescindere da come va a finire. Durante la prima partita a Genova – ricorda – il mister mi ha detto di divertirmi e fare quello che so fare. Sto veramente bene e sono pronto per essere all’altezza di questa piazza”. Queste le prima parole di Cesar Falletti ai microfoni dell’ufficio stampa del Bari. Il contributo integrale dell’intervista all’uruguaiano a questo link: https://www.youtube.com/watch?v=COvD2hwFkSc

 

 

 

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PREMIO CSEN / MAITA GIURA AMORE ETERNO AL BARI: LEGAME FORTE, QUI ANCHE DOPO FINE CARRIERA

Una dichiarazione di amore ed un giuramento eterno a tutti gli effetti, quello di Mattia Maita che ieri sera è stato premiato nell’ambito della 27ma cerimonia Csen presentata nella circostanza dal nostro collega giornalista Franco Cirici. Queste le parole del centrocampista biancorosso che, come dimostrato nella partita di ieri contro il Cosenza, sembra essere tornato in grande spolvero dopo l’annata così così vissuta lo scorso anno: “Il rapporto con Bari – le parole del centrocampista siciliano affiancato da moglie e figlioletta – è abbastanza solido e bello. Abbiamo comprato pure casa. Una città bellissima, dove si vive veramente bene. Sia io che la mia famiglia stiamo veramente bene e puntiamo a  rimanere qua anche dopo la fine della carriera”.

Gli obiettivi stagionali: “Alla seria A ci siamo quasi arrivati due anni fa. Penso che tutto sia possibile. Quest’anno abbiamo una grande squadra e speriamo di fare bene, di arrivare ai playoff o chissà. Nel calcio non si sa mai, tutto può succedere. Dopo l’anno scorso, vedo molto entusiasmo e questo mi fa piacere. La piazza ha davvero tanto da dare alla squadra e noi vogliamo ricambiare sul campo e lo stiamo facendo vedere. Bisogna rinsaldare sempre più questo legame tra squadra e città”.

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CALCIO TAVOLO / MARTINELLI, SALATINO E COLOSSI, PERLE BARESI BABY ALLA WORLD CUP FISFT D’INGHILTERRA

La competizione per squadre della Fisft world cup parla barese. Grande soddisfazione nell’ambiente dell’Asd Subbuteo Bari grazie alle vittorie dei giovanissimi Antonio Martinelli e Daniele Salatino che nei giorni scorsi si sono laureati campioni del monde a squadre di calcio tavolo categoria Under 12 nella Eland Cables FISTF World Cup d’Inghilterra.
“La rappresentativa giovanile azzurra – si legge sulla nota social del club – ha giocato un mondiale eccezionale e i nostri due piccoli galletti hanno contribuito non poco alla vittoria finale. Col suo gioco ragionato e tatticamente sempre molto preciso, Antonio ha saputo dare equilibrio al team. Daniele con i suoi gol sempre molto belli ed essenziali in momenti importanti del campionato”.
Soddisfazione anche per Nicolò Colossi, portacolori biancorosso nella selezione Italiana Under 16. Nonostante la sconfitta in finale con il Belgio, porta in dote un girone del Mondiale eccezionale riconfermando l’ottimo stato di forma del giorno prima del Torneo individuale: “Resta l’amaro in bocca per il titolo mondiale sfumato a due minuti dalla fine – si legge ancora – ma conosciamo bene la tenacia del nostro giocatore di spicco (già campione europeo, ndr) che saprà sicuramente rifarsi nei prossimi appuntamenti con la Nazionale Italiana Under 16”.
notizia e foto asd subbuteo bari
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LONGO NON CI STA: EPISODI DETERMINANTI, SONO MOLTO ARRABBIATO

BARI – “Anche se lo camuffo bene, sono parecchio incazzato”, il commento a  caldo di Moreno Longo dopo il pareggio beffardo del suo Bari al San Nicola contro il Cosenza. Squadra in dieci dopo l’espulsione di Lella in avvio di ripresa e punita da un rigore sul finire del match. Situazioni valutare e stabilite dal Var. Ma Longo non le manda giù: “Sapevamo che il Cosenza sarebbe stato ostico e scorbutico. Buono il primo quarto d’ora, prima di giocare un po’ più sporchi. Nella ripresa, sull’1-0, si è commessa una ingenuità dando al Var l’opportunità di decidere. L’espulsione di Lella, un tantino esagerata. Il gesto c’era, difficile valutarne la forza. Il giocatore del Cosenza ha accentuato la caduta. Anche in dieci, ho visto un ottimo Bari. Ordinato e propositivo con lo spirito giusto”.

Il giudizio sul match rimane positivo: “Si è fatta una partita attenta – sottolinea Longo -. Maita è uscito perché in preda era stremato. Saco e Obaretin sono entrati per aumentare i centimetri. Una volta in dieci, non si poteva smettere di giocare. Tenere la palla è anche un modo per difendersi. E i ragazzi lo hanno fatto in maniera egregia, creando tante situazioni importanti. Usciamo con rammarico, ma restiamo fiduciosi e orgogliosi”.

“Il cinismo – continua – non è una caratteristica che abbiamo in questo momento. Le grandi squadre, a volte, vincono anche partite sporche. Siamo in costruzione, all’inizio di un percorso. Il Cosenza – l’analisi tecnica – ha scelto di stare accorto nel venire a pressarci. Volevamo rimanere sulla profondità, perciò Lasagna è rimasto sino alla fine. Sono contento di tutta la squadra, non solo di Kevin. Tutti hanno giocato con personalità”

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PUCINO, GOL E PACE CON I TIFOSI: DEDICATO ALLA CURVA NORD E A CHI GIOCA MENO

BARI – Un gol rabbioso, ma non sufficiente per consegnare al bari i tre punti che avrebbe meritato contro il Cosenza. Raffaele Pucino non si da pace e commenta con amarezza l’1-1 del San Nicola contro i Lupi di Alvini: “Il gol mi carica relativamente – attacca -. Metto sempre al primo posto la squadra e il risultato. Sono sempre rimasto sereno anche dopo la recente intervista dopo il Sassuolo. Sono stato attaccato come se ce l’avessi contro i tifosi. Qualcuno ha spostato l’attenzione proprio sui tifosi. Ma io mi riferivo solo a persone che non tengono al Bari. Sperare che una squadra vada male, per me non sono tifosi. Sui social si scrive di tutto e di più”.

Pucino analizza gli episodi decisi al Var: “Col Var, oggi, gli arbitri la vedono meglio dal monitor. L’episodio di Lella poteva essere valutato in modo diverso. Dispiace perché sono ingenuità che possono avere strascichi. Se fossimo rimasti in undici, parleremmo di altro. Ma nei successivi 35′ si è subito poco, anzi”. Sull’innesto di Mantovani in difesa: “L’arrivo di Valerio ha dato una mano alla squadra. Quando parlai dopo Sassuolo – insiste sempre sullo sttesso argomento – avevamo solo un punto. Già vedevo cose positive, perché si prendevano gol solo su palle inattive. C’è un ottimo gruppo e ci sono tutte le basi per fare una stagione importante”. “A differenza di qualcuno – ribatte – io credo molto in me stesso. E lo testimonia anche la carriera. Dovete ricordare che, al di là del calciatore, dietro c’è un essere umano con una famiglia.”.

Marcatura festeggiata e dedicata alla Curva Nord: “Al gol sono corso verso la panchina. Ci sono ragazzi che in questo momento stanno giocando poco. Poi sono andato dai tifosi per testimoniare che con loro non ci sono problemi”.

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BARI TUTTO CARATTERE, PUNITO DAL VAR: IL COSENZA PAREGGIA DI RIGORE COI BIANCOROSSI IN DIECI

Bari-Cosenza 1-1

BARI (3-5-2): Radunovic, Pucino, Vicari (c), Mantovani, Oliveri (49’ st Favasuli), Lella, Benali, Maita (37’ st Coli Saco), Dorval (37’ st Obaretin), Falletti (22’ st Sibilli), Lasagna (49’ st Novakovich). A disp.: Pissardo, Bellomo, Sgarbi, Tripaldelli, Maiello, Manzari, Favilli. All. M. Longo.

COSENZA (3-5-2): Micai (c), Camporese, Charlys, Fumagalli, Ricciardi (35’ st Zilli), Caporale, Venturi, Josè Mauri (15’ st Ciervo), Kouan (1’ st Florenzi), Mazzocchi (28’ st Rizzo Pinna), Ricci (15’ st Strizzolo). A disp.: Vettoriel, Cimino, Sankoh, D’Orazio, Delle Mura, Kourfalidis, Hristov. All. M. Alvini.

ARBITRO: Marchetti di Ostia Lido.

RETI: 39’ pt Pucino; 42’ st Fumagalli (rig.).

NOTE: 17.538 spettatori (7.154 abbonati; 1.283 tifosi ospiti). 8’ st espulso Lella per fallo su Caporale. 48’ st espulso Migliaccio per proteste. Rec. 2’ pt. e 7’ st.

di Pierpaolo Paterno

BARI – Quinto risultato utile consecutivo per il Bari di Moreno Longo che, alla settima giornata, impatta 1-1 al San Nicola contro un Cosenza sornione. Bari in giornata, coriaceo ed in credito col risultato condizionato dagli episodi. Gli stessi che consentono ai calabresi di spuntarla quasi per il rotto della cuffia. Cosenza spinto dall’arbitro Marchetti che in avvio e alla fine del secondo tempo mette in ginocchio il Bari prima sventolando un esagerato cartellino rosso a Lella (comunque ingenuo nella circostanza) per un contatto su Caporale e poi concedendo la massima punizione che consente ai calabresi di acciuffare un insperato pareggio ad una manciata di minuti dalla fine. Decisioni prese entrambe al Var.

Lasagna unica novità nello scacchiere iniziale rispetto alla partita vinta domenica scorsa a Frosinone. Per il resto, interpreti confermati con Radunovic tra i pali (gioca con un cerotto sopraciliare). In difesa Pucino e Mantovani esterni. Il capitano Vicari al centro. Centrocampo a cinque composto da Oliveri e Dorval sulle fasce laterali. In mezzo, solidità e concretezza assicurate da Maita, Benali e Lella. Davanti, l’estro di Falletti accanto all’ex Verona. Nel Cosenza, in campo a specchio col 3-5-2, dal 1’ gli ex baresi Micai, oggi capitano, Camporese e Ricci, quest’ultimo preferito a D’Orazio (altra vecchia conoscenza biancorossa).

Aggressiva e determinata la partenza dei biancorossi. Lasagna e Benali mettono subito in apprensione Micai e la retrovia cosentina. Inizio importante del Bari. Vedi anche la staffilata sul fondo di Falletti. Molto bello il dialogo nello stretto (22’) Dorval-Mantovani-Lasagna. Trama non capitalizzata a dovere. Ancora più grande l’occasione dagli sviluppi dell’angolo. Vicari la spizzica a colpo sicuro. Sulla linea, salva in corner un difensore rossoblù. Sulla ribattuta, muro Radunovic su Ricciardi in avanscoperta lanciato da Ricci. Un nuovo pericolo arriva dopo la mezzora. Angolo corto, cross al centro e colpo di testa velenoso di Kouan. Caporale manca la chiusura vincente ad un passo dalla porta barese. Buono il pressing del Cosenza che non consente al Bari di uscire dal guscio. Come accade per esempio al 39’: palo pieno di Falletti con un rasoterra a Micai ormai battuto. E’ il preludio del gol con Pucino che, da palla inattiva su corner del mago Falletti, svetta più alto di tutti e trafigge Micai con una incornata prepotente per il meritato vantaggio del Bari. Balla e canta il San Nicola. Sino al termine del primo tempo.

Si riparte. Alvini inserisce Florenzi per Kouan per un 3-5-2 speculare a quello di Longo. Comincia male per il Bari che perde Lella dopo 8’, espulso per una presunta gomitata su Caporale (azione analizzata al Var). Una ingenuità che potrebbe costare caro e costringe il Bari a giocare un tempo in inferiorità numerica. Alvini se la gioca tutta con Strizzolo e Ciervo per Ricci e Josè Mauri. E’ anche il momento di Sibilli, dentro dal 22’ per un Falletti applauditissimo. Qualità per qualità. Da un errore di Dorval, Cosenza insidioso. Rasoiata secca di Ciervo di un soffio fuori. Clima da battaglia, e il Bari è vivo. Tocca ad Obaretin e Coli Saco. Escono il buon Dorval ed un monumentale Maita. E’ tutto più complicato quando l’arbitro rivede al Var un tocco di mani in area di Saco su cross di Florenzi. Rigore trasformato da Fumagalli che pareggia i conti dal dischetto con un colpo sotto l’incrocio seppure intuito da Radunovic. Longo gioca le carte Favasuli e Novakovich. Gagliardo e tenace, il Bari resiste per tutti i minuti di un interminabile recupero. Finisce in parità, con qualche recriminazione e col consenso degli oltre quindicimila del San Nicola. Nel prossimo turno, si replica a Cremona.

foto ssc bari

 

 

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BARI-COSENZA, LE FORMAZIONI UFFICIALI: TORNA LASAGNA

Le formazioni ufficiali di Bari e Cosenza che si sfideranno dalle 15 al San Nicola per la settima di B.

Bari (3-5-2): Radunovic, Pucino, Vicari (c), Mantovani, Oliveri, Lella, Benali, Maita, Dorval, Falletti, Lasagna. A disp.: Pissardo, Novakovich, Bellomo, Sgarbi, Tripaldelli, Maiello, Manzari, Sibilli, Favasuli, Obaretin, Saco, Favilli. All. M. Longo

Cosenza (3-5-2): Micai (c), Camporese, Charlys, Fumagalli, Ricciardi, Caporale, Venturi, Josè Mauri, Kouan, Mazzocchi, Ricci. A disp.: Vettoriel, Cimino, Sankoh, D’Orazio, Delle Mura, Ciervo, Rizzo Pinna, Zilli, Strizzolo, Florenzi, Kourfalidis, Hristov. All. M. Alvini.

 

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BARI-COSENZA, LE PROBABILI FORMAZIONI

Per la sfida al Cosenza (oggi al San Nicola, ore 15), fuori servizio il solo Matino. Mister Longo convoca per la prima volta anche il difensore Simic. Dovrebbe accomodarsi in panchina. Con Radunovic tra i pali (gioca con un cerotto sul sopracciglio sinistro), in retrovia Pucino e Mantovani esterni con Vicari al centro. Centrocampo a cinque formato da Dorval e Oliveri, favoriti sugli esterni, più Maita, Benali e Lella in mezzo. Dubbio per il tandem offensivo. Accanto a Falletti (si rivede anche Sibilli, ma dovrebbe partire dalla panchina), ballottaggio a tre fra Lasagna, Novakovich e Favilli. Nel Cosenza degli ex Micai, Camporese, D’Orazio e Ricci, Alvini recupera Fumagalli e Ciervo.

BARI (3-5-2): 1 Radunovic; 25 Pucino, 23 Vicari, 3 Mantovani; 7 Oliveri, 4 Maita, 8 Benali, 28 Lella, 93 Dorval; 19 Falletti, 15 Lasagna. A disp. 22 Pissardo, 45 Marfella, 13 Tripaldelli, 44 Simic, 55 Obaretin, 17 Maiello, 27 Favasuli, 94 Saco, 9 Novakovich, 10 Bellomo, 11 Sgarbi, 18 Manzari, 20 Sibilli, 99 Favilli. All. Longo.
COSENZA (3-5-2): 1 Micai; 17 Caporale, 5 Camporese, 55 Hristov; 39 Kourfalidis, 28 Kouan, 34 Florenzi, 6 Charlys, 11 D’Orazio; 32 Strizzolo, 10 Fumagalli. A disp. 2 Cimino, 4 Martino, 9 Sankoh, 12 Baldi, 15 Dalle Mura, 16 Ricciardi, 19 Ciervo, 20 Rizzo Pinna, 22 Vettorel, 23 Venturi, 24 Mauri, 25 Zilli, 30 Mazzocchi, 31 Ricci.
ARBITRO: Marchetti di Ostia Lido.
Dove vederla: Dazn.

foto ssc bari

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LONGO CHIEDE UN BARI OPERAIO: CONTRO IL COSENZA PER METTERE ALTRI MATTONI SULLA NOSTRA CASA

Alcuni stralci della lunga e corposa conferenza stampa di Moreno Longo in presentazione al match di domani pomeriggio (ore 15, San Nicola) contro il Cosenza: “La partita ci mette di fronte un avversario di valore, ostico. Sta bene nonostante l’immeritata sconfitta contro il Sassuolo. Una squadra che corre tantissimo, che la mette sull’intensità. Dovremo prenderla con attenzione e rispetto. Ricci? Ora gioca nel Cosenza e non mi fa nessun effetto incontrarlo. Non cambiare la squadra che vince è solo un luogo comune. Dovremo fare una partita di altissimo livello”, attacca il mister biancorosso.

Di contorno, l’entusiasmo dei tifosi: “E’ giusto che ci sia. Il calcio è passione e amore. Siamo soddisfatti del lavoro che stiamo facendo, anche prima di vincere le ultime due partite. Vedi a Genova contro la Sampdoria. Dobbiamo mettere altri mattoni per costruire la nostra casa”. Opzione Sibilli da valutare: “Lo stimiamo tantissimo, ha valore e può anche fare la mezzala nel 3-5-2. Ha diverse collocazioni in campo. Sta bene e può essere scelto. E può anche giocare insieme a Falletti. Idem Lasagna e Maiello. L’unico out è Matino”. Il Bari non subisce reti da oltre tre partite. Un dato da cui ripartire: “E’ una questione di attenzione e atteggiamento di squadra, al di là dei moduli. Bisogna stare nella partita per 95′. Non possiamo avere pause”.

Longo e l’attesa di altre certezze: “La continuità e il consolidamento degli aspetti positivi. La squadra ha poche esperienze alle squadre per definirsi matura a tutti gli effetti. Il tempo ci dirà cosa diventeremo. Lavoriamo per spostare l’asticella verso l’alto. Le ultime due vittorie non ci cambiano nulla. L’attenzione sul percorso da fare resta alta”. Conta il contributo dei singoli: “Sono contento per Maita – dice Longo -. Sono contento di averlo a disposizione. Ha numeri di alto livello. Nessuno deve sentirsi il posto assicurato. Dietro c’è gente che spinge e meriterebbe di giocare. Questo mi fa piacere. Mi devono mettere in difficoltà nelle scelte. Le occasioni le avranno tutte”. “Quello che fa la differenza – continua – sono i calciatori e non l’allenatore. Una razza particolare. Dipende dai risultati. Alleno un gruppo di ragazzi serio. Gli alibi ti rendono perdente e vanno evitati. Si fanno le cose solo con la disponibilità”. Tra questi anche Favilli: “Ha fatto una buona settimana di lavoro, come gli altri. Dovrà sfruttare le prossime opportunità che verranno”. E un partner ideale da trovare per Falletti: “Falletti può trovarsi bene con tutte le soluzioni, con una o due punte. E’ duttile e possiamo utilizzarlo come vogliamo”.

“La squadra ha avuto coraggio e non ha abbassato la testa dopo le prime due sconfitte iniziali. Si poteva sciogliere. Invece, non è accaduto. Ha dimostrato forza e mentalità. Fondamentale in una piazza come Bari, piazza dal livello di calcio altissimo. Non per tutti. Io do tanto ed esigo tanto”, aggiunge il tecnico.

L’intervento integrale del tecnico a questo link: https://www.youtube.com/watch?v=JpXouQK-QIw&t=2s