di Pierpaolo Paterno
BARI – Pasquale Marino senza fronzoli né preamboli per passare al setaccio l’amara sconfitta contro la Reggiana. Battuta d’arresto maturata al culmine di una prestazione da dimenticare, forse tra le peggiori del campionato. “Il ko – dice il tecnico – fa male perché abbiamo giocato male. Non abbiamo fatto quello che si doveva. Siamo delusi e amareggiati. Si può perdere, ma mai smettere di giocare. Si arrivava sempre in ritardo rispetto agli avversari. In sincerità, non avevo percepito che ci potesse essere un calo da parte nostra. Nel primo tempo abbiamo corso tantali Dispiace perché dopo diverse partite con diversi segnali di crescita, oggi abbiamo fatto tanti passi indietro. Non me l’aspettavo. Venivamo da prove medio alte ed è la prima volta che perdiamo in maniera meritata. Oggi non ha funzionato quasi niente”.
“Nel secondo tempo non abbiamo avuto difficoltà a subire l’avversario. In fase offensiva, di certo non abbiamo avuto tante occasioni. Questi black out non devono accadere. C’è poco da salvare. Un crollo inaspettato. Mi aspetto una settimana dopo una partita dura da digerire per i tifosi e per noi stessi. possiamo pensare che la gente sia contenta. Dobbiamo reagire a una prestazione veramente scadente. Tutti siamo stati lenti ad accorciare, permettendo ai loro mediani di trovare spazi”.
La sconfitta potrebbe lasciare tracce nella testa dei giocatori:” Nella difficoltà bisogna tirare fuori il carattere. Occorre ripartire con impegno e concentrazione. Oggi c’è poco da salvare. Mi assenterò un giorno perché sarò a Coverciano per la “pancina d’oro”. A Palermo mancherà pure Benali: “Purtroppo dovremo sopperire anche a questa assenza . Vedremo in settimana chi potrà giocare in quella posizione”.
Su sponda Reggiana, Alessandro Nesta se la ride: “Seppure rimaneggiati, siamo venuti qua convinti di fare una grande partita. Mettere sotto il Bari è stata una piacevole sorpresa. Questa vittoria può darci entusiasmo. E se iniziamo a crederci, possiamo fare ancora bene. Ho visto una buona gestione della palla. Questo ci ha permesso di controllare la partita. La mia ammonizione? Il dialogo con gli arbitri è sempre più difficile. Io sono abituato a parlare. Chi fa così non ha futuro”.
Alla Reggiana c’è da fare solo i complimenti: “Il campionato di B è così. Ci siamo passati tutti. Il Bari ha cambiato tanto e gli innesti dovranno adattarsi”.