Modena-Bari 2-1
Modena (4-3-1-2): Gagno, Pergreffi (29’ st Di Pardo), Battistella (1’ st Magnino), Santoro, Gliozzi (40’ st Botteghin), Palumbo (29’ st Defrel), Mendes, Gerli, Zaro, Caldara, Cotali (29’ st Idrissi). A disp. Sassi, Beyoku, Duca, Bozhanaj, Cauz, Mondele, Abiuso. All. Bisoli.
Bari (3-4-2-1): Radunovic, Pucino, Vicari (c), Obaretin, Oliveri (33’ st Sgarbi), Maita (25’ st Lulic), Benali, Dorval (1’ st Ricci), Manzari (13’ st Favasuli), Sibilli, Novakovich (13’ st Lasagna). A disp.: Pissardo, Mantovani, Matino, Bellomo, Morachioli, Astrologo, Faggi. All. M. Longo.
ARBITRO: Scatena di Avezzano.
RETI: 17’ pt Novakovich; 48’ pt (rig.) Palumbo; 17’ st Mendes.
NOTE: 10.248 spettatori (1.071 tifosi ospiti). 5’ st espulso Bisoli per proteste. Rec. 7’ pt. E 6’ st.
di Pierpaolo Paterno
MODENA – Avanti di un gol per quasi tutto il primo tempo e poi l’uscita di scena. Nell’anticipo della seconda di B, il Bari conosce un’altra battuta d’arresto a Modena dopo la falsa partenza dell’esordio con la Juve Stabia. I canarini di casa si impongono per 2-1 vanificando l’iniziale vantaggio biancorosso firmato da Novakovich, schierato a sorpresa dall’inizio al posto di Lasagna. Troppo poco per la squadra di Longo che alza ancora bandiera bianca, palesando i soliti evidenti limiti tecnici. La generosità non fa difetto ai pugliesi costretti a fermarsi di fronte alla superiorità dell’avversario di turno. Era successo sabato scorso al San Nicola. Si è ripetuto stavolta al Braglia. Di buono, resta una buona prima mezzora di gara ed una discreta buona volontà nel tentativo di rimediare alla rimonta emiliana. Longo le prova tutte, ma le carte a disposizione sono insufficienti per avanzare chissà quali pretese.
Longo lancia segnali di ristrettezza alla società e mette in campo una formazione fortemente cambiata negli interpreti rispetto alle uscite ufficiali e amichevoli sin qui giocate. A parte il pacchetto difensivo, sul quale c’è poco e quasi niente da modificare (Mantovani e Ricci restano in panca preferendogli Pucino, Vicari e Obaretin), l’assenza di Maiello rivoluziona la squadra dalla cintola in su. Con Benali e Dorval superstiti, dentro Maita e Oliveri. Novità Manzari con Sibilli e soprattutto sorpresa Novakovich al posto di Lasagna nel ruolo di terminale. Artiglieria pesante per Bisoli che si concede il lusso di lasciare Defrel in panchina, lanciando nella mischia Palumbo con Gliozzi e Mendes. Tanti cambi che probabilmente confondono lo stesso Bisoli.
E’ il Bari infatti ad affacciarsi per primo in zona offensiva con Sibilli che tenta una chiusura dal limite. Tiro deviato in corner. La tenuta della squadra in campo si dimostra buona. Vedi una grande occasione al 12’. Manzari serve Novakovich per vie centrali. Conclusione a colpo sicuro davanti a Gagno che si oppone con i piedi. Sulla ribattuta, Sibilli recupera ma non centra lo specchio della porta. E’ il Bari a fare la partita. Il Modena soffre e picchia duro senza mezzi termini. Al 17’, arriva il meritato vantaggio. Dagli sviluppi di una punizione, Pucino colpisce il palo e in ripresa Novakovich la risolve di rapina. Risultato legittimo al culmine di un avvio rabbioso e determinato. Il Modena perde anche le staffe. Bisoli non fa che protestare e si becca anche l’ammonizione prima della mezzora. Bari sempre pericoloso. Su palla di Dorval, bello il controllo di Novakovich. Tiro a giro, ma palla sul fondo. A seguire, ingenuo l’intervento di Obaretin tra la palla e Mendes al limite dell’area di rigore. Le immagini tv dimostrano chiaramente che il difensore tocca prima il pallone. Dopo il check, l’arbitro ritira il rigore assegnato in un primo momento.
Un parapiglia da angolo – con Mendes e Palumbo a colpo sicuro – si risolve senza esito. Radunovic e Benali salvano sulla linea. Da rivedere al Var la trattenuta di Vicari su Gliozzi. Stavolta è rigore. Palumbo dal dischetto spiazza Radunovic con un rasoterra sulla destra. Al terzo dei sette minuti di recupero, il Modena riporta l’equilibrio nel punteggio. Ma non è finita. Perché Benali prova un piazzato ad alta velocità. Miracolo Gagno in corner. E tutti al riposo.
Si riparte. Ricci per Dorval. Modena in panchina seguita da Angelini, vice di Bisoli espulso per proteste e doppia ammonizione dopo 5’. Longo cambia invece Manzari con Favasuli e Novakovich con Lasagna. Cambi che lasciano il tempo che trovano. Poco prima del 20’, da una punizione di Palumbo, colpo di testa di Mendes che schiaccia a rete, segna il suo primo gol col Modena e porta gli emiliani sul 2-1. Partita ribaltata.
Longo prova a rivitalizzare il centrocampo inserendo Lulic per Maita. Modifiche che non apportano nulla alla causa. Basti pensare che il primo tiro nella porta modenese arriva quasi al 40’: un tiro cross telefonato di Sibilli facile preda di Gagno. Troppo poco per un Bari chiamato a recuperare una partita che aveva in pugno e che si fa sfuggire senza colpo ferire. Il quadro è chiaro. Hanno ragione gli oltre mille tifosi biancorossi giunti a Modena: fuori i rinforzi. Non c’è più tempo da perdere. Martedì c’è il Sassuolo. Il 31 agosto la Samp.