IL SOGNO DI BENALI PER IL BARI: PERCORSO IN CRESCITA PER TOGLIERSI DELLE SODDISFAZIONI

Il centrocampista biancorosso col minutaggio più alto dello stesso reparto. Ahmad Benali rappresenta il punto nevralgico della formazione allenata da Moreno Longo, tanto da diventare pedina quasi inamovibile nello scacchiare dell’allenatore piemontese. Il calciatore di origini libiche è intervenuto questa mattina nella conferenza di inizio settimana che conduce alla sfida di venerdì prossimo sul proibitivo campo dello Spezia vice capolista.

“Due anni fa – attacca – stava sparendo la mia carriera per via di alcuni infortuni. Oggi sto bene e la fiducia non mi è mai mancata. Era una questione di tempo per dimostrare quello che potevo ancora dare alla piazza di Bari. Sono contento di giocare. Quando sto bene, mi esprimo meglio”. Due anni fa, nemmeno un minuto nei playoff: “Voglio sognare in grande adesso. Le soddisfazioni nel calcio sono le cose più belle. Il sogno è nel cassetto, vorrei ancora togliermi delle soddisfazioni a Bari. Stiamo facendo un bel percorso. Continuiamo a crescere e sono molto fiducioso”. Quello di oggi è probabilmente il Benali più completo della parentesi barese: “Mi sento completo a livello tattico. Ne ho parlato con Longo in ritiro. In passato sono stato penalizzato da altri allenatori perché piccolo fisicamente e poco adatto a ruoli clou in mezzo al campo. Rendo meglio, giocando più arretrato. Ringrazio mister Marino per avermi messo nel vivo del centrocampo. Poi è arrivato Longo e mi ha detto che non gliene frega del mio fisico. A volte, i giocatori piccoli hanno delle etichette. Io da mediano non offro fisicità, ma posso dare altro”.

Il ruolo di centrale di centrocampo è quello più congeniale alle caratteristiche: “Non sono mai stato un giocatore offensivo, ma più adatto a lavorare nello stretto. Da mediano mi viene più facile, mi sento più dentro la partita. Ci manca chiudere le partite. Anche se arriviamo spesso davanti alla porta avversaria. C’è da migliorare nella finalizzazione, ma sono molto fiducioso. Giocare contro il Bari, in questo momento è complicato per tutti. Il gol? E’ una cosa in più. Se vinciamo e non faccio gol dormo benissimo. Se capita, mi fa piacere. Questo campionato di B è sempre lo stesso. Conta la continuità di prestazioni. Questo mi da fiducia. Alla lunga, portano i risultati. Mancano ancora tante partite”.

I punti di contatto tra il Bari Longo e il primo di Mignani: “Le basi ci sono – continua Benali -. I giocatori ci sono. Il mister pure. La squadra è molto unita. Anche se si è vinto poco finora, la sensazione è che si farà bene. Si calcia facilmente in porta, anche chi entra dalla panchina è molto forte. I giocatori del mio reparto completano le caratteristiche. Penso a Lella, Coli Saco e Maiello. Io e Mattia Maita stiamo coprendo bene il campo per consentire a Falletti e Sibilli di fare meglio. Dobbiamo migliorare comunque per fare più gol, senza farci rimontare. Si può vincere anche giocando meno bene”.

Due battute sullo Spezia, ancora imbattuto: “Squadra forte. Se sta così in alto, c’è un motivo. Sono forti sulle palle inattive. Si difendono molto bene. Sono meno belli nel gioco, ma efficace nell’espressione. Bisogna stare sul pezzo”.

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