di Pierpaolo Paterno
Bari, è già tempo di scelte: tra addii, prestiti e incognite, il futuro è adesso.
Dopo una stagione che si chiude con l’amaro in bocca e il mancato approdo ai playoff promozione, in casa Bari è già iniziato il tempo delle riflessioni e delle scelte decisive. Il fallimento dell’obiettivo minimo stagionale — quello di giocarsi almeno le proprie chance per la Serie A — ha acuito una frattura ormai evidente tra la squadra e la tifoseria, sempre più distante e critica verso la dirigenza e la proprietà. La prossima annata dovrà necessariamente partire da un chiarimento profondo su tre figure chiave: il direttore sportivo Giuseppe Magalini, il suo vice Di Cesare e l’allenatore Moreno Longo. Il loro futuro, ad oggi, è tutt’altro che certo.
Una rosa da rifondare (quasi)
La situazione contrattuale e tecnica del Bari è una mappa complessa da decifrare. Diversi protagonisti dell’ultima stagione erano arrivati in prestito e ora, con la chiusura dell’anno sportivo, fanno ritorno ai rispettivi club. Alcuni, come Radunovic, Mantovani, Oliveri e Favilli, hanno espresso la volontà di rimanere, ma la palla ora passa alle società proprietarie del cartellino e al progetto tecnico che si vorrà disegnare.
Altri, invece, saluteranno senza lasciare rimpianti. È il caso di Simic, Novakovich, Maggiore, Bonfanti, Lasagna, Falletti e Saco. Scheidler e Dorval, a loro volta, non rientrano nei piani. Si va verso un vero e proprio svuotamento della rosa, con tanti prestiti in scadenza e numerosi ritorni da esperienze fuori città: da D’Errico ad Achik, passando per Akpa-Chukwu, Manzari e Sibilli, toccherà al nuovo allenatore (se ci sarà) e alla dirigenza stabilire chi potrà essere utile alla causa e chi no.
Tra i giocatori di proprietà, spiccano i nomi di Vicari, Maita, Pereiro e Benali (quest’ultimo con contratto auto-rinnovato). In sospeso anche i destini di Pucino, Lella (si attende la decisione del Venezia) e Favasuli (c’è da capire la volontà della Fiorentina). Il rischio è di trovarsi a luglio con una rosa dimezzata e un progetto tecnico tutto da rifare.
Società in movimento: nuovi soci all’orizzonte?
Sul fronte societario, qualcosa potrebbe muoversi. Circola con insistenza la voce di un possibile ingresso di un nuovo socio con l’acquisto del 30% delle quote. Un’operazione che, se confermata, potrebbe significare nuova linfa economica, ma anche nuovi equilibri interni. Tutto questo mentre si discute se rinnovare la fiducia a Magalini e Di Cesare, oggi al centro di un dibattito acceso anche tra i tifosi, molti dei quali invocano un cambio di rotta netto e deciso.
Il nodo allenatore e la Coppa Italia alle porte
Anche la posizione di Moreno Longo è in bilico. L’allenatore non ha centrato gli obiettivi stagionali e, con un ambiente diventato ostile e una piazza in aperta rottura, il proseguimento del rapporto non è affatto scontato. Sul tavolo, la dirigenza dovrà decidere presto: già ad agosto, infatti, il Bari sarà probabilmente atteso da un appuntamento di prestigio, ma anche insidioso, contro il Milan in Coppa Italia. Un test che rischia di trasformarsi in una débâcle se non sarà preparato con cura e con una guida tecnica ben definita.
Ultime voci di mercato: si pensa a Chaka Traorè
Nel frattempo, iniziano a circolare anche i primi nomi in entrata. Tra questi, quello di Chaka Traorè, esterno offensivo del Milan Futuro, che potrebbe rappresentare un investimento in chiave prospettiva. Ma molto dipenderà dal progetto sportivo che il Bari deciderà di abbracciare: l’ennesimo tentativo di promozione immediata o una ricostruzione più paziente e strutturata?
Il tempo delle risposte è ora. Perché Bari non può più aspettare.