BARI-PISA, LE FORMAZIONI UFFICIALI

Le formazioni ufficiali di Bari e Pisa, in campo dalle ore 15:

BARI-PISA

 

 

 

Bari: Radunovic, Mantovani, Maita, Oliveri, Benali, Bonfanti Nicholas, Lasagna, Vicari (c), Pucino, Obaretin, Dorval

 

A disp.: Pissardo, Marfella, Novakovich, Bellomo, Tripaldelli, Maiello, Falletti, Pereiro, Maggiore, Favasuli, Lella, Saco

 

All. M. Longo

 

 

 

Pisa: Semper, Caracciolo (c), Canestrelli, Marin, Tramoni, Meister, Tourè, Abildgaa, Moreo, Sernicola, Bonfanti Giovanni

 

A disp.: Nicolas, Loria, Angori, Hojholt, Rus, Solbakken, Castellini, Arena, Calabresi, Piccinini, Rasmussen, Morutan

 

All. F. Inzaghi

BARI, CONTRO IL PISA OUT FAVILLI E SIMIC

Per la sfida al Pisa, Longo non potrà contare su Andrea Favilli, squalificato per un turno, e su Lorenco Simic, non al meglio dopo la gara di giovedì a Cosenza. Saranno dunque 23 i convocati biancorossi:

PORTIERI: 1.RADUNOVIC, 22.PISSARDO, 45.MARFELLA

DIFENSORI: 3.MANTOVANI, 13.TRIPALDELLI, 23.VICARI, 25.PUCINO, 55.OBARETIN

CENTROCAMPISTI: 4.MAITA, 7.OLIVERI, 8.BENALI, 17.MAIELLO, 21.MAGGIORE, 27.FAVASULI, 28.LELLA, 93.DORVAL, 94.SACO

 

ATTACCANTI: 9.NOVAKOVICH, 10.BELLOMO, 11.BONFANTI, 15.LASAGNA, 19.FALLETTI, 20.PEREIRO

BARI-PISA, PROBABILI FORMAZIONI

Bari-Pisa

BARI (3-5-2): 1 Radunovic; 3 Mantovani, 23 Vicari, 55 Obaretin; 27 Favasuli, 4 Maita, 8 Benali, 21 Maggiore, 93 Dorval; 11 Bonfanti, 15 Lasagna. A disp. 22 Pissardo, 45 Marfella, 13 Tripaldelli, 25 Pucino, 23 Vicari, 17 Maiello, 7 Oliveri, 19 Falletti, 20 Pereiro, 28 Lella, 9 Novakovich, 10 Bellomo. All. Longo.

PISA (3-4-2-1): 47 Semper; 33 Calabresi, 4 Caracciolo, 5 Canestrelli; 15 Touré, 6 Marin, 21 Solbakken, 3 Angori; 32 Moreo, 11 Tramoni; 45 Lind. A disp. 1 Nicolas, 22 Loria, 30 Arena, 36 Piccinini, 94 Bonfanti, 28 Abildgaard, 14 Meister, 17 Rus, 8 Hojholt, 27 Castellini, 13 Sussi, 80 Morutan, 10 Vignato, 66 Sernicola. All. Inzaghi.

ARBITRO: Marcenaro di Genova.

DOVE VEDERLA: Ore 15 Dazn e LaBChannel.

BARI-PISA, ARBITRA MARCENARO DI GENOVA

Per Bari-Pisa, match della 37° giornata di B in programma domani 4 maggio (ore 15.00) al San Nicola, queste le designazioni arbitrali:

Arbitro. Matteo Marcenaro (Genova)
1° Assistente. Marco Scatragli (Arezzo)
2° Assistente. Andrea Bianchini (Perugia)
4° Ufficiale. Gianluca Grasso (Ariano Irpino)
Var. Lorenzo Maggioni (Lecco)
Avar. Luca Massimi (Termoli)

GRUPPO “BARI GRANDE AMORE”: DISERTIAMO BARI-PISA, IN SERATA SUMMIT DEI GRUPPI DELLA NORD

Sul gruppo social Bari Grande Amore appare una nota social che invita i tifosi del Bari a disertare il match di domenica contro il Pisa: “Dopo l’ennesima umiliazione contro una squadra che retrocederà e che ha giocato senza pubblico, prendiamo esempio dai tifosi calabresi. Lasciate lo stadio vuoto per Bari Pisa!”. Questa sera è previsto un summit dei gruppi organizzati della Curva Nord per stabilire quale forma di protesta prendere per la partita di dopodomani. Non si esclude uno sciopero totale del tifo.

foto Bari Grande Amore

LA BARI SIAMO NOI E I CLUB ALZANO LA VOCE: ORA BASTA, SIAMO STANCHI

Riportiamo in testo integrale pubblicato poco fa sul profilo social ufficiale de La Bari Siamo Noi, centro coordinamento Bari club:
“ORA BASTA !
Siamo stanchi
Siamo demoralizzati
Siamo delusi
Ci sentiamo Umiliati
⁃ Siamo la ottava tifoseria di Italia in Assoluto
⁃ Nel 2023-24 siamo stati al 3 posto come presenze allo stadio in serie B (dopo una delusione che avrebbe allontanato chiunque)
⁃ Con biglietti/abbonamenti/sposor e diritti facciamo incassare 22 milioni di euro all’anno a questa società (e siamo in B!!).
Come fanno a dire di non avere risorse per il mercato e per rafforzare una squadra che, se giocasse per andare in A e ci andasse, porterebbe nelle casse sociali milioni e milioni di euro ?
Per il bacino di utenza, per le presenze allo stadio, per storia, solo iscrivendosi alla serie A questa società prenderebbe circa 45 MILIONI DI EURO ai quali aggiungere sponsor e incassi da biglietti/abbonamenti con prezzi e numeri da serie A.
Ah dimenticavamo…. Questa società NON PUÒ andare in serie A… potrebbe andare solo ai play off per fare un paio di incassi in più e ….. basta così.
Ma così non è sport… così non è calcio.
Non c’è sportività! Non c’è competizione!
C’è solo ….. PARTECIPAZIONE!
Siamo un semplice “CUBE” (trad. “CONTENITORE”) di pubblicità!
Ma ORA BASTA!
Noi non siamo CLIENTI! E non siamo neanche “sportivi”!
Noi SIAMO TIFOSI!
Ed i TIFOSI seguono una squadra perché la amano e perché hanno un SOGNO fisso nel cuore di fare sempre meglio, di scalare le categorie e le posizioni in classifica, di VINCERE in ogni modo si giochi… bene o male!
Questo a noi non è concesso.
A noi baresi è vietato esser tifosi da uno tanto obbrobri delle legge calcistiche della serie A (ti permettono di avere 2 squadre ma non possono giocare nelle stessa serie! Ed allora perché lo hanno permesso?)
E cosa succederà dopo la tanto attesa stagione 2028-2029?
“Non si potranno avere 2 squadre con stessa proprietà”
Ma siamo sicuri che ci sia qualcuno disposto a dare i soldi che chiede ad una società che “è costretta a vendere”? E se non ci fosse alcun “fesso” che vuol dare soldi ad un “venditore” costretto a vendere? Sarebbe la semplice logica di mercato finanziario.
Cosa succederà ad un POPOLO di innamorati?
Le stolte leggi calcistiche non hanno contemplato questa possibilità!
Per questo diciamo BASTA SIN DA ORA !
E domenica, ancora una volta, nel NOSTRO. fantastico stadio, ristrutturato e messo a nuovo con i NOSTRI SOLDI ma utilizzato per creare reddito e ricavi ad in azienda privata venuta da fuori città, ci toccherà subire l’ennesima umiliazione di vedere una squadra di un piccola città toscana, ma con una società sportiva ambiziosa organizzata, festeggiare in casa nostra una promozione, giusta, in serie A!”
foto e testo La Bari Siamo Noi

GIUDICE SPORTIVO: MULTA ALLA SSC BARI E UN TURNO DI STOP PER FAVILLI

I provvedimenti del Giudice Sportivo dopo Cosenza-Bari:

Ammenda di € 3.000,00: alla Soc. BARI per avere suoi sostenitori, nel corso della gara, lanciato due petardi sul terreno di giuoco; sanzione attenuata ex art. 29, comma 1 lett. b) CGS.

Un turno di squalifica per FAVILLI Andrea (Bari): per proteste nei confronti degli Ufficiali di gara; già diffidato (Quinta sanzione).

RUGBY, SABATO A BARI IL MEMORIAL BIANCHINI

BARI – Sabato 3 maggio, a partire dalle ore 10:00, lo storico Stadio della Vittoria di Bari si trasformerà in un’arena di sport, passione e memoria con un importante torneo di rugby intitolato a Claudio Bianchini, ex Presidente del club barese, scomparso prematuramente durante la pandemia da Covid-19.

Il torneo, che celebra lo spirito sportivo e i valori che Bianchini ha sempre incarnato, vedrà la partecipazione di squadre provenienti da tutta Italia e anche dall’estero. Tra le formazioni iscritte spiccano una rappresentanza inglese, una squadra napoletana, una società milanese e diverse realtà pugliesi, a testimonianza della crescente attenzione per il rugby nel Sud Italia.

Oltre all’aspetto sportivo, l’evento vuole essere anche un momento di ricordo e condivisione. “Claudio ha dato tanto al nostro club e alla comunità – raccontano gli organizzatori – e ci è sembrato giusto onorarlo con una giornata di sport che avrebbe amato”.

L’ingresso sarà gratuito e sono previsti stand informativi, punti ristoro e attività per bambini, rendendo l’intera giornata una festa del rugby aperta a tutti.

Una manifestazione da non perdere per gli appassionati e per chi vuole scoprire da vicino l’anima profonda di questo sport fatto di lealtà, sacrificio e amicizia.

Fonte rugby Bari

BARI, RESA SENZA ONORE: IL KO A COSENZA APRE UN FUTURO SENZA PROSPETTIVA

Dalla sconfitta al San Vito Marulla all’implosione dello spogliatoio: un epilogo horror tra errori tecnici e assenza di ambizione. Così abbiamo definito ieri la situazione del Bari dopo l’1-0 incassato sul campo dell’ultima della classe. Il Bari alza bandiera bianca anche contro il fanalino di coda Cosenza, e lo fa nella maniera più deprimente possibile: senza lottare, senza idee, senza orgoglio. Una prestazione indecente, figlia di una crisi profonda che coinvolge non solo il campo, ma ogni livello del club.

I biancorossi incassano la nona sconfitta stagionale, la seconda consecutiva dopo il tonfo interno con il Modena. E lo fanno mostrando tutti i limiti di una squadra che non ha più motivazioni, né guida. La formazione iniziale schierata da Longo è un enigma tattico, il gioco inesistente, la reazione assente. Il Cosenza, ultimo in classifica, ha avuto vita fin troppo facile contro un Bari che ha perso prima ancora di scendere in campo.

E qui viene il nodo centrale della questione: la gestione tecnica di Longo si sta rivelando fragile, quasi improduttiva. Dopo le pesanti dichiarazioni seguite alla sconfitta con il Modena, in cui ha sostanzialmente virato l’analisi sulla sopravvalutazione dei sui suoi giocatori rispetto all’obiettivo serie A, la frattura interna era inevitabile. Non si può chiedere ad un gruppo di “farsi in quattro” per un allenatore che, nei momenti difficili, invece di proteggerlo – anche involontariamente –  lo ridimensiona. La conseguenza? Una squadra che gioca senza anima, che cammina in campo, che sembra quasi attendere la fine del campionato come una liberazione.

Ma sarebbe riduttivo puntare il dito solo su Longo. La società ha responsabilità gravissime. A parte la retorica conferenza stampa di mercoledì di Magalini e Di Cesare, la proprietà resta assente, muta, incapace di intervenire con decisione in una situazione che richiederebbe polso, visione e chiarezza. Il Bari è un club senza ambizioni apparenti, senza un progetto chiaro, e soprattutto senza la capacità di gestire una crisi che ormai è strutturale.

Sulla carta, il Bari è ancora in corsa per un posto playoff. Ma il vero problema è che non dà segni di voler reagire, né sul piano tecnico né su quello emotivo. La sensazione è quella di un ambiente svuotato, spento, che ha perso contatto con la realtà e con la sua gente (anche ieri in oltre 800 persone al San Vito Marulla). E questo è il vero snodo dell’analisi. Il futuro? Oscuro. A meno di un passare la mano – o di un radicale cambio di rotta – il destino dei prossimi tre anni biancorossi sembra tristemente segnato.

MEA CULPA LONGO: NON TROVO LA CHIAVE GIUSTA, PORTEREI LA SQUADRA IN RITIRO

di Pierpaolo Paterno

COSENZA – Moreno Longo trova il coraggio di commentare la vergognosa sconfitta del Bari sul campo del Cosenza ultimo della classe. Una prova sciagurata sia da parte del tecnico che della squadra. Queste le parole del mister a fine gara: “E’ stata una partita interpretata male. Non siamo riusciti a fare quello che volevamo. Prestiamo il fianco di fronte ad una squadra che aveva qualcosa da giocare per la salvezza. Andava fatta un’altra gara, sotto l’aspetto caratteriale. Queste partite non si vincono solo con la tattica, ma col piglio giusto. Questo non è venuto fuori e perdiamo meritatamente”.

Un Bari senza midollo e senza anima. Ci sarebbe da andare in vacanza per evitare certi scempi: “Dopo questa partita – continua Longo – comprendo che io per primo non sono riuscito a trovare la chiave per fare uscire dai ragazzi quello che volevo con continuità. Si sono fatte gare eccezionali ed altre come quella di oggi. Questo mi rammarica di più. Quando vogliono, tutti possono fare bene”.

Inutile anche disquisire di tattica e schemi. Longo chiarisce i termini: “Sono il primo responsabile di tutto. Quando ho detto Bari sopravvalutato mi riferivo alla serie A rispetto a chi dà giudizi alla squadra. Ipotizzare la squadra più in alto, poteva fare valere valutazioni più critiche rispetto alla realtà. Quando le cose non vanno, ho cercato di invertire la rotta. Ma non è arrivata. Dovrò trovare soluzioni differenti”. Resta l’ottavo posto: “Degli altri risultati ci interessa poco. Il campionato è difficile per tutti. Devi preoccuparti di te stesso. Si tratta di ritrovare una prestazione che ci possa far vincere le nostre partite”.

Il confronto a fine partita coi tifosi: “Ci hanno incitato per tutta la gara. Era giusto esprimessero la loro sensazione. Non accettano prove del genere, battute d’arresto così brutte. Un ritiro? Per me, tutto quello che serve per una sterzata va fatto. Se serve, ben venga. Sono disposto a tutto pur di centrare i playoff. Se decidessi io, lo farei per una presa di coscienza che ancora non vedo nei ragazzi”.

foto di copertina ssc bari