BARI, EMOZIONI E OSPITI AL PRIMO MEMORIAL GIANNI CAFFARO

Ieri si è svolto il primo Memorial dedicato alla memoria del compianto ex calciatore biancorosso Gianni Caffaro presso la struttura Coffit, con una grande partecipazione di amici, sostenitori, dirigenti ed ex colleghi. All’evento hanno preso parte 12 società giovanili: Asd New Football Academy, Asd Intesa Club Bari, Asd Arcobaleno Triggiano, Asd Virtus Palese Calcio, Asd Pro Calcio Bari, Asd Di Cagno Abbrescia, Asd Free Time Azzurrom, Asd San Paolo Levante Azzurro, Academy Bari, Asd Nick Calcio Bari e Asd Passepartout Aurora Bari.

La Levante Azzurro ha vinto il triangolare finale, precedendo la Virtus Palese e il Free Time, ma il vero vincitore è stato il ricordo di Gianni Caffaro, figura di rilievo per il calcio giovanile barese e pioniere delle scuole calcio di Bari. Tuttavia, hanno vinto tutte le società, perché con la loro partecipazione e il loro impegno hanno onorato quello sport che Caffaro tanto amava.

Dodici società e i loro piccoli atleti hanno così reso omaggio al meglio alla sua memoria, celebrando i valori e la passione che Gianni ha sempre trasmesso.

Alla cerimonia hanno partecipato numerose vecchie glorie baresi, tra cui Di Gennaro, Pino Giusto, Giorgio De Trizio, Michele Anaclerio e Giovanni Loseto. La premiazione della prima classificata è stata effettuata da Antonello Ippedico, segretario generale del Bari, che ha ricordato la lunga amicizia con Caffaro.

 

Francesco Lombardi, presidente della New Football Academy e braccio destro di Caffaro ai tempi del Green Park, ha ricordato con grande commozione Gianni come formatore di uomini e atleti. È intervenuto anche il Consigliere Comunale con delega allo sport Lorenzo Leonetti, che ha svelato un aneddoto personale sul suo passato da allievo di Caffaro.

 

Il direttore Luigi Pappagallo, amico e collaboratore di Caffaro fino agli ultimi giorni, ha sottolineato il ruolo fondamentale di Gianni nella nascita delle scuole calcio a Bari. Infine, il presidente provinciale CSEN Massimo Marzullo, insieme a suo padre, Presidente Regionale CSEN, hanno donato tutti i premi della manifestazione, consegnando targhe a tutte le società partecipanti e coppe alle squadre vincitrici.

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LUIGI DE LAURENTIIS AL LAVORO CON MAGALINI E DI CESARE: CONCENTRATI PER UN NUOVO CORSO

Le parole di Luigi De Laurentiis all’incontro col ds Magalini ed il vice Valerio Di Cesare. Il contributo è stato rilevato dalla redazione di Contropiede. Queste le parole del presidente della Ssc Bari: “Siamo di nuovo subito all’opera. Siamo concentrati per costruire un nuovo corso. Si è concluso un anno che ha disatteso le aspettative rispetto ai traguardi che ci eravamo imposti. Avevo promesso i playoff e invece non ci siamo arrivati. Siamo stati nei playoff per tutto l’anno, per poi perderli nelle ultime quattro partite. Per questo, è stato un grosso dispiacere. Ci siamo rimessi subito a lavorare con molto entusiasmo e voglia di fare. Concentrati. Longo? Per ora non ho ancora deciso nulla. Magalini e Di Cesare? Stiamo lavorando insieme”.

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GDM, REGALIA INDICA LA STRADA AL BARI: SERVONO ORGANIZZAZIONE, IDEE E INVESTIMENTI

Alcuni passaggi dell’intervista all’ex ds biancorosso Carlo Regalia, intervistato oggi sulle pagine de La Gazzetta del Mezzogiorno: “Prima di pensare alla squadra, bisogna creare gli operatori che devono lavorare per costruirla. Chiamare il meglio, gente pulita che sappia svolgere al top il lavoro di dirigente. Starà a queste figure realizzare il progetto. Come si fece ai miei tempi, puntando forte su un settore giovanile capace di vincere tutto il possibile. Il serbatoio  di giovani calciatori locali è alla base di tutto. Non si può  comprare sempre da fuori. Servono poi allenatori importanti che in carriera abbiano ottenuto grossi risultati pur disponendo
di mezzi limitati”.

E ancora sul modus operandi nel mercato: “Un gruppo vincente è formato da elementi amalgamati tra loro. Si pensa subito al centravanti, ma occorrerebbe partire dalla base. Da una difesa forte con giocatori di massimo 23 anni. Giovani e bravi. Risorse che, senza validi osservatori, difficilmente si scovano. Sulla politica dei prestiti non ho mai creduto e mai l’ho voluta percorrere. Preferivo acquistare giocatori di proprietà, persino generando un debito alle casse societarie. Passivo che, valorizzando le risorse proprie, veniva subito rimpinguato con un guadagno di gran lunga superiore alle spese. È solo questione di organizzazione. A Bari si può fare. Lo dice la storia del club”.

fonte La Gazzetta del Mezzogiorno

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SERIE B: BRESCIA IN C, SAMPDORIA E SALERNITANA AI PLAYOUT

Brescia in C. Sampdoria e Salernitana ai playout. “La Federcalcio – si legge sulle pagine odierne de La Gazzetta del Mezzogiorno – ha reso noto che «il Tribunale Federale Nazionale ha sanzionato il Brescia con 8 punti di penalizzazione, 4 da scontare nella corrente stagione sportiva e altri 4 nella prima stagione sportiva utile a decorrere da quella 2025/2026. Sei mesi di inibizione per il presidente del club Massimo Cellino e per il consigliere delegato della società Edoardo Cellino».
Una decisione che riscrive la classifica del campionato di Serie B. Il Brescia, infatti, con i 4 punti di penalizzazione da scontare nella «corrente stagione sportiva», passa da quota 43 a 39, retrocedendo direttamente in Serie C (Cosenza e Cittadella le altre due a scendere di categoria), mentre la Sampdoria passa dal terzultimo al quartultimo posto e potrà giocare lo spareggio salvezza contro la Salernitana. Salvo, invece, il Frosinone.

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FLASH MAGALINI: DEVO ANCORA INCONTRARE LA PROPRIETA’, FUTURO DA DECIDERE

Il ds del Bari, Giuseppe Magalini, ha rilasciato due dichiarazioni ai microfoni di Passione Bari Radio Selene, intervenendo a margine di un workshop organizzato a Valenzano da VLM Next Gen sul tema dei settori giovanili: “Col presidente mi sono solo sentito in questi giorni per telefono. Lo devo ancora incontrare. Dobbiamo valutare tutte le cose, ma al momento non abbiamo risposte definite e concrete. Non ce ne sono ancora. Io sono sotto contratto col Bari e penso di poter continuare a lavorare col Bari. In tutta sincerità, però, c’è ancora da mettere tutto a fuoco l’inizio del lavoro. L’allenatore? Idem. Devo lavorare con la società di questo aspetto. Il budget? Posso avere un’idea, ma dobbiamo confrontarci con la proprietà”.

RUGBY BARI, GLI “ATIPICI” DOMANI A PONTEDERA PER LA “PALLA IN RETE”

Domani, domenica 24 maggio la squadra degli Atipici rugby Bari scenderà in campo a Bellaria, tappa ormai fissa e fondamentale per i tornei di rugby integrato organizzata dagli amici del Bellaria Rugby (Pontedera). Gran parte della Rete Nazionale di rugby integrato si ritroverà a Pontedera per una giornata all’insegna del rugby e dell’integrazione. Gli atipici (insieme agli amici degli Overload rugby Monopoli) partiranno venerdì sera verso la Toscana dopo diversi anni di assenza dovuti alle problematiche organizzative post covid.

Luca Longo, responsabile per il Tigri Rugby Bari del progetto Atipici: “Sono felicissimo di poter tornare a Pontedera, è sempre stata una tappa importante del nostro percorso fin dagli arbori”. Il rugby integrato, di cui gli atipici sono stati fautori grazie a Mauro D’Alonzo e Giulio Palmieri nel 2014 è dal 2024 parte integrante della famiglia rugby Bari grazie al prezioso supporto di Luca Speziga, Filippo Di Maso, Claudia Corsaro e il tecnico, psicologa e capitano della squadra femminile Lara Longo. Un ulteriore fiore all’occhiello per la società barese che cresce di anno in anno come una grande famiglia. Quest’anno siamo accompagnati dagli Overload Monopoli di Massimo Lapertosa e Fulvio Buono che hanno portato il movimento di rugby integrato nella provincia barese e con i quali condividiamo iniziative e obiettivi. La dirigente del rugby Bari, l’avvocato Claudia Corsaro: “Sostegno e integrazione, ci battiamo su tutti i fronti su questi valori fondamentali, il laboratorio degli “atipici” è strumento e fucina di nuovi modelli riabilitativi multidisciplinari per integrare ed includere, il rugby è anche questo”.

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BARI, TEMPO DI RISPOSTE: NON SI PUÒ PIÙ ASPETTARE

di Pierpaolo Paterno 

Bari, è già tempo di scelte: tra addii, prestiti e incognite, il futuro è adesso.

Dopo una stagione che si chiude con l’amaro in bocca e il mancato approdo ai playoff promozione, in casa Bari è già iniziato il tempo delle riflessioni e delle scelte decisive. Il fallimento dell’obiettivo minimo stagionale — quello di giocarsi almeno le proprie chance per la Serie A — ha acuito una frattura ormai evidente tra la squadra e la tifoseria, sempre più distante e critica verso la dirigenza e la proprietà. La prossima annata dovrà necessariamente partire da un chiarimento profondo su tre figure chiave: il direttore sportivo Giuseppe Magalini, il suo vice Di Cesare e l’allenatore Moreno Longo. Il loro futuro, ad oggi, è tutt’altro che certo.

Una rosa da rifondare (quasi)

La situazione contrattuale e tecnica del Bari è una mappa complessa da decifrare. Diversi protagonisti dell’ultima stagione erano arrivati in prestito e ora, con la chiusura dell’anno sportivo, fanno ritorno ai rispettivi club. Alcuni, come Radunovic, Mantovani, Oliveri e Favilli, hanno espresso la volontà di rimanere, ma la palla ora passa alle società proprietarie del cartellino e al progetto tecnico che si vorrà disegnare.

Altri, invece, saluteranno senza lasciare rimpianti. È il caso di Simic, Novakovich, Maggiore, Bonfanti, Lasagna, Falletti e Saco. Scheidler e Dorval, a loro volta, non rientrano nei piani. Si va verso un vero e proprio svuotamento della rosa, con tanti prestiti in scadenza e numerosi ritorni da esperienze fuori città: da D’Errico ad Achik, passando per Akpa-Chukwu, Manzari e Sibilli, toccherà al nuovo allenatore (se ci sarà) e alla dirigenza stabilire chi potrà essere utile alla causa e chi no.

Tra i giocatori di proprietà, spiccano i nomi di Vicari, Maita, Pereiro e Benali (quest’ultimo con contratto auto-rinnovato). In sospeso anche i destini di Pucino, Lella (si attende la decisione del Venezia) e Favasuli (c’è da capire la volontà della Fiorentina). Il rischio è di trovarsi a luglio con una rosa dimezzata e un progetto tecnico tutto da rifare.

Società in movimento: nuovi soci all’orizzonte?

Sul fronte societario, qualcosa potrebbe muoversi. Circola con insistenza la voce di un possibile ingresso di un nuovo socio con l’acquisto del 30% delle quote. Un’operazione che, se confermata, potrebbe significare nuova linfa economica, ma anche nuovi equilibri interni. Tutto questo mentre si discute se rinnovare la fiducia a Magalini e Di Cesare, oggi al centro di un dibattito acceso anche tra i tifosi, molti dei quali invocano un cambio di rotta netto e deciso.

Il nodo allenatore e la Coppa Italia alle porte

Anche la posizione di Moreno Longo è in bilico. L’allenatore non ha centrato gli obiettivi stagionali e, con un ambiente diventato ostile e una piazza in aperta rottura, il proseguimento del rapporto non è affatto scontato. Sul tavolo, la dirigenza dovrà decidere presto: già ad agosto, infatti, il Bari sarà probabilmente atteso da un appuntamento di prestigio, ma anche insidioso, contro il Milan in Coppa Italia. Un test che rischia di trasformarsi in una débâcle se non sarà preparato con cura e con una guida tecnica ben definita.

Ultime voci di mercato: si pensa a Chaka Traorè

Nel frattempo, iniziano a circolare anche i primi nomi in entrata. Tra questi, quello di Chaka Traorè, esterno offensivo del Milan Futuro, che potrebbe rappresentare un investimento in chiave prospettiva. Ma molto dipenderà dal progetto sportivo che il Bari deciderà di abbracciare: l’ennesimo tentativo di promozione immediata o una ricostruzione più paziente e strutturata?

Il tempo delle risposte è ora. Perché Bari non può più aspettare.

 

 

SSC BARI FANS: NON SEGUIREMO PIÙ IL RITIRO BIANCOROSSO

COMUNICAZIONE DI SERVIZIO del gruppo Ssc Bari Fans: Come Fanpage biancorossa della Ssc Bari, se non ci saranno svolte a livello societario (vendita del club, ingresso nuovi soci, investimenti milionari) non seguiremo il ritiro estivo.

Non ci interessa delle nuove figure tecniche (se ci saranno) che guideranno il Bari in autogestione.

Non ci interessa conoscere i nuovi acquisti (prestiti) che verranno a Bari solo per mettersi in mostra un anno e via.

Non ci interessa vivere una nuova stagione per vivacchiare, in attesa che il 2028 si avvicini il prima possibile.

Invitiamo tutti a non seguire il ritiro a Roccaraso, dove il momento clou è quello dei gavettoni tra i calciatori.

CON LA PROSSIMA STAGIONE SARANNO 15 ANNI CHE IL BARI MANCA DALLA SERIE A.

SIAMO STANCHI DELLA MEDIOCRITA’.

RESTEREMO ZITTI, ASPETTANDO UN GRANDE BARI ED UNA SOCIETA’ ALL’ALTEZZA DI QUESTA CITTA’ E QUESTA TIFOSERIA!”.