Un Bari opaco, svuotato di idee e di mordente, torna da La Spezia con un punto che lascia più interrogativi che certezze. La squadra di Caserta, incapace di sfruttare la superiorità numerica per oltre un tempo, ha mostrato ancora una volta i limiti di carattere e di mentalità che ne frenano la crescita. Il pareggio dell’Alberto Picco, arrivato dopo due successi consecutivi contro Mantova e Cesena, non basta a cancellare l’impressione di una squadra che fatica a imporsi quando dovrebbe affondare il colpo. Nel dopogara, a metterci la faccia è Christian Gytkjaer, autore del terzo gol stagionale – il secondo di fila – ma consapevole che non basta:
“Sappiamo che possiamo fare meglio. Avremmo voluto vincere. Ci prendiamo questo punto. Siamo sulla strada giusta. Diamo continuità ai due risultati positivi contro Mantova e Cesena. Ci manca qualcosa. Quando giochi in superiorità, hai voglia di vincere. Ma il calcio è così. Bisogna guardare il positivo. Ovvero, il punto che fa classifica ed il terzo risultato utile di fila”. Un’analisi lucida, la sua, che però non maschera la delusione per l’occasione sprecata:
“Sul piano personale – continua il danese – il gol è importante. Mi fa sbloccare. Purtroppo, non ha portato più di un punto. Giocare accanto ad un’altra punta per me cambia poco. Con Moncini mi trovo bene. Anche se gioco da solo o con un altro partner, per me cambia poco”. Un messaggio chiaro quello dell’attaccante biancorosso: la strada intrapresa è quella giusta, ma al Bari serve una scossa di personalità per trasformare le buone intenzioni in vittorie vere.
foto sscbari