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BARI, MATTINATA DI VICINANZA E CONSAPEVOLEZZA AL “RAGGIO DI SOLE”

Una delegazione biancorossa – Vicari, Nikolaou, Partipilo e Pereiro – ha fatto tappa questa mattina alla casa alloggio Raggio di Sole – Fondazione Opera Santi Medici di Bitonto, realtà unica in Puglia che da oltre venticinque anni offre accoglienza alle persone affette da AIDS e promuove iniziative di prevenzione, informazione e sostegno nella lotta all’HIV.

L’incontro si è trasformato in un momento semplice ma intenso: sorrisi, piccoli doni e qualche coro hanno fatto da cornice a storie condivise, spunti di consapevolezza e riflessioni che hanno lasciato il segno tanto negli ospiti quanto nei calciatori. Una mattinata speciale, capace di ricordare a tutti il valore dell’ascolto e della vicinanza.

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DICKMANN, UNA FRECCIA NELL’ARCO DEL BARI: PORTO LA MIA ESPERIENZA, DOBBIAMO FARE DI PIU’

Questa mattina Lorenzo Dickmann si è presentato in sala stampa per fare il punto sul suo avvio di stagione. Forte di tre assist già messi a referto e di una continuità sulla corsia destra che sta diventando una certezza, l’esterno biancorosso ha spiegato come stia provando a mettere la propria esperienza al servizio del gruppo. Di seguito il video ufficiale con la versione integrale del suo intervento.

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BARI, SECONDA DOPPIA SEDUTA CON VICARI CHE TORNA IN GRUPPO

Prosegue a ritmo sostenuto la preparazione del Bari in vista della sfida contro il Frosinone, in programma sabato 22 novembre alle ore 19:30 sul prato del San Nicola, subito dopo la sosta per gli impegni delle nazionali. La giornata odierna ha visto i biancorossi impegnati nella seconda doppia seduta settimanale, interamente dedicata al lavoro sul campo.

 

In mattinata, dopo una fase di riscaldamento tecnico graduale, la squadra ha svolto esercitazioni tattiche suddivise per reparti, con particolare attenzione sia alla fase difensiva sia alla costruzione e finalizzazione dell’azione offensiva. Nel pomeriggio, invece, i giocatori sono tornati in campo per una sessione basata su circuiti tecnici mirati, preceduta da un’attivazione muscolare.

 

Buone notizie dall’infermeria: il capitano Francesco Vicari è tornato ad allenarsi in gruppo, prendendo parte alla maggior parte delle attività programmate. Lavoro personalizzato, invece, per alcuni componenti della rosa, mentre Darboe ha proseguito con palestra e fisioterapia. Assenti Mehdi Dorval e Indrid Mavraj, attualmente impegnati con le rispettive selezioni nazionali.

Il programma di domani prevede una seduta di allenamento pomeridiana.

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TORNA “IL CALCIO CHE CI PIACE”: STASERA RIFLETTORI SUL BARI CON CURIONE, MILELLA E L’INTERVISTA ESCLUSIVA AL “COBRA” TOVALIERI

Smaltiti i meritati festeggiamenti per il traguardo delle mille puntate, torna puntuale l’appuntamento con “Il Calcio che ci piace”, la trasmissione che da anni accompagna i tifosi biancorossi con analisi, passione e approfondimenti sul mondo del Bari. Oggi 13 novembre, alle ore 21:00, si riaccendono i riflettori dagli studi televisivi di Giemme Editore, nel cuore del Baricentro di Casamassima, per la sesta puntata stagionale condotta come sempre da Marcello Mancino.

Sarà una serata densa di contenuti e spunti di riflessione, pensata per chi vive il calcio con cuore e intelligenza. In studio due ospiti di rilievo: Duccio Curione, preparatore atletico tra i più stimati dell’ambiente sportivo pugliese, e Mirko Milella, volto noto e titolare di Todocafé, azienda ormai legata al mondo del calcio locale per spirito e partecipazione. Ma la vera novità della settimana sarà l’intervista esclusiva al “Cobra” Sandro Tovalieri, uno dei simboli più amati della storia biancorossa. Con la sua grinta, la sua lucidità e quel legame mai spezzato con la piazza di Bari, Tovalieri racconterà emozioni, ricordi e riflessioni sul calcio di oggi e su quello di ieri, senza risparmiare il suo sguardo appassionato sul presente della squadra e sull’ambiente che continua a sostenerla con entusiasmo e speranza. Le sue parole promettono di essere, come sempre, sincere, dirette e cariche di quell’energia che lo ha reso un idolo intramontabile dei tifosi.

Come da tradizione, la trasmissione andrà in diretta streaming sulla pagina Facebook ufficiale de Il Calcio che ci piace, offrendo al pubblico la possibilità di commentare in tempo reale, interagire con gli ospiti e sentirsi parte di una grande comunità sportiva. L’atmosfera sarà quella di sempre: vivace, autentica, scandita dal ritmo coinvolgente di un dialogo aperto con i tifosi, che restano i veri protagonisti di ogni puntata.

L’introduzione non potrà che essere affidata al consueto e inconfondibile saluto rivolto al pubblico, cifra distintiva di una trasmissione che negli anni ha saputo unire informazione, passione e intrattenimento, diventando punto di riferimento per chi ama il Bari e il calcio raccontato con genuinità.

Un ringraziamento speciale va alla redazione sportiva di Barinrete, guidata dal direttore Pierpaolo Paterno, e a Mondobiancorosso, realtà che continuano a sostenere con professionalità e dedizione la diffusione di una cultura sportiva vera, radicata e partecipata. Appuntamento quindi a questa sera: il calcio che emoziona, che divide e che unisce, torna in diretta. E, come sempre, sarà “Il Calcio che ci piace”.

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BARI, DOPPIA SEDUTA DI LAVORO: NEL MIRINO LA SFIDA DEL 22 NOVEMBRE CONTRO IL FROSINONE

Prosegue a ritmi elevati la preparazione del Bari in vista della prossima sfida di campionato contro il Frosinone, in programma sabato 22 novembre alle 19:30 sul prato del San Nicola, dopo la pausa per gli impegni delle nazionali.

La giornata odierna è stata caratterizzata da una doppia seduta di allenamento, con il gruppo biancorosso impegnato sia al mattino che nel pomeriggio. Nella prima parte della giornata, la squadra ha lavorato in palestra, concentrandosi su esercitazioni di potenziamento muscolare e mantenimento della condizione fisica generale.

Nel pomeriggio, invece, il gruppo si è spostato sul terreno dell’Antistadio, dove ha svolto una sessione più dinamica e tattica. Dopo una fase iniziale dedicata alla mobilità articolare e ai circuiti tecnici a intensità crescente, i giocatori hanno preso parte a una serie di mini-partite con obiettivi variabili su campo ridotto, utili per affinare ritmo, velocità di gioco e rapidità nelle scelte. La seduta si è conclusa con una partita a ranghi misti disputata su 70 metri, volta a testare equilibrio e intensità di squadra.

Alcuni elementi della rosa hanno seguito nel pomeriggio un programma di lavoro personalizzato, mentre i giovani Keità, Polito, Sibide e Viziello sono stati aggregati alla prima squadra, occasione importante per proseguire il loro percorso di crescita.

Assenti, invece, Mehdi Dorval e Indrid Mavraj, attualmente impegnati con le rispettive nazionali.

Per la giornata di domani è previsto un nuovo doppio allenamento, ulteriore tappa nella marcia di avvicinamento a un match che si preannuncia impegnativo e ricco di significato per la formazione biancorossa.

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BARI, LA SENTENZA ARRIVA DA LA SPEZIA: GRUPPO FRAGILE TRA LUCIDITA’ E SMARRIMENTO

di Pierpaolo Paterno

Ancora una volta, a La Spezia il Bari ha fallito l’appuntamento con la crescita, sprecando l’occasione di dare continuità a un momento che sembrava preludere a una vera ripartenza. Contro un avversario in crisi e costretto in dieci per tutta la ripresa, i biancorossi hanno dilapidato una vittoria già apparecchiata, dimostrando di non avere ancora l’anima di una squadra vera.

Il copione è sempre lo stesso: vantaggio conquistato, ritmo che cala, fiducia che evapora. Poi la confusione, i cambi che non incidono, l’atteggiamento che si svuota. È la cronaca di un’auto sabotaggio sportivo che dura da mesi. Il risultato è un punto sterile, che pesa come un macigno perché conferma il lungo digiuno di vittorie lontano dal San Nicola – nove mesi – e, soprattutto, la cronica incapacità del Bari di gestire le partite in cui tutto sembra dalla sua parte. Non basta più parlare di sfortuna o di episodi. La realtà è che questo gruppo continua a rivelare fragilità profonde. Manca il carattere, manca la cattiveria, manca la convinzione di chi vuole imporsi. Una superiorità numerica di quarantacinque minuti, invece di diventare una condizione favorevole, si è trasformata nell’ennesimo alibi. Non c’è stato dominio, non c’è stata fame. E l’immagine finale è quella di una squadra spenta, svuotata, più preoccupata di non sbagliare che desiderosa di vincere.

Fabio Caserta, dal canto suo, non è riuscito a cambiare il volto della squadra con i suoi interventi dalla panchina. Le sostituzioni hanno finito per aumentare la confusione tattica, non per ridurla. In mezzo al campo, poi, si è registrato ancora una volta il solito corto circuito: Antonucci, trequartista designato per accendere la luce, è rimasto inghiottito nella nebbia del “Picco”; Castrovilli, pur generoso, ha faticato a dare continuità al gioco; la manovra si è fatta lenta, prevedibile, sterile. In avanti, Gytkjaer e Moncini hanno provato a lottare, ma spesso troppo isolati, senza rifornimenti adeguati.

Eppure, l’inizio era stato incoraggiante. Il colpo di testa di Gytkjaer, su angolo calibrato di Verreth, aveva regalato al Bari l’illusione di una serata finalmente diversa. Il danese, al terzo gol stagionale – dopo quelli contro Entella e Cesena – aveva confermato di essere il riferimento più affidabile dell’attacco biancorosso. Ma anche la sua prova, concreta e generosa, non è bastata a salvare l’immagine di un gruppo che continua a non avere spina dorsale.

Il pareggio di La Spezia è più che un semplice incidente di percorso: è la spia di un problema profondo. Non è tanto il risultato a preoccupare, quanto la sensazione di un’involuzione mentale e tecnica. La squadra gioca a intermittenza, non regge la pressione, smarrisce fiducia non appena l’inerzia cambia. In un campionato che premia compattezza e continuità, il Bari continua invece a oscillare tra momenti di lucidità e fasi di inspiegabile smarrimento.

I numeri parlano chiaro: due punti in cinque trasferte sono un bottino da bassa classifica. E, dopo il breve entusiasmo seguito ai successi su Mantova e Cesena, la realtà si è ripresentata con tutta la sua crudezza. La crescita si è fermata sul nascere, i segnali positivi si sono sciolti nel disordine di un secondo tempo senza idee. Nemmeno il presunto rigore negato a Moncini o l’espulsione di Kouda possono giustificare una squadra che, ancora una volta, ha rinunciato a vincere nel momento decisivo.

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POST LA SPEZIA / BARI, RIPRESA DEGLI ALLENAMENTI FISSATA PER LUNEDI’ POMERIGGIO

Dopo la gara con lo Spezia, il Bari riprenderà gli allenamenti nel pomeriggio di lunedì 10 novembre, inaugurando così la settimana di lavoro che condurrà alla sfida con il Frosinone, valida per la 13ª giornata del campionato di Serie BKT. La partita, in programma sabato 22 novembre alle ore 19:30 sul terreno del San Nicola, si giocherà dopo la pausa dedicata agli impegni delle nazionali.

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GYTKJAER, GOL CON L’AMARO IN BOCCA: CI MANCA QUALCOSA, MA IL CALCIO E’ COSI

Un Bari opaco, svuotato di idee e di mordente, torna da La Spezia con un punto che lascia più interrogativi che certezze. La squadra di Caserta, incapace di sfruttare la superiorità numerica per oltre un tempo, ha mostrato ancora una volta i limiti di carattere e di mentalità che ne frenano la crescita. Il pareggio dell’Alberto Picco, arrivato dopo due successi consecutivi contro Mantova e Cesena, non basta a cancellare l’impressione di una squadra che fatica a imporsi quando dovrebbe affondare il colpo. Nel dopogara, a metterci la faccia è Christian Gytkjaer, autore del terzo gol stagionale – il secondo di fila – ma consapevole che non basta:
“Sappiamo che possiamo fare meglio. Avremmo voluto vincere. Ci prendiamo questo punto. Siamo sulla strada giusta. Diamo continuità ai due risultati positivi contro Mantova e Cesena. Ci manca qualcosa. Quando giochi in superiorità, hai voglia di vincere. Ma il calcio è così. Bisogna guardare il positivo. Ovvero, il punto che fa classifica ed il terzo risultato utile di fila”. Un’analisi lucida, la sua, che però non maschera la delusione per l’occasione sprecata:
“Sul piano personale – continua il danese – il gol è importante. Mi fa sbloccare. Purtroppo, non ha portato più di un punto. Giocare accanto ad un’altra punta per me cambia poco. Con Moncini mi trovo bene. Anche se gioco da solo o con un altro partner, per me cambia poco”. Un messaggio chiaro quello dell’attaccante biancorosso: la strada intrapresa è quella giusta, ma al Bari serve una scossa di personalità per trasformare le buone intenzioni in vittorie vere.

foto sscbari

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MEA CULPA CASERTA: BRUTTO SECONDO TEMPO, ATTEGGIAMENTO SBAGLIATO

Le dichiarazioni di mister Caserta dopo il misero punto del Bari a La Spezia: “L’errore di oggi è stato il secondo tempo, dopo un grande primo segmento. Non possiamo concedere all’avversario così tanto. Ovvero, tante ripartenze. Abbiamo fatto un secondo tempo come Reggio Emilia. Non possiamo permettercelo. Abbiamo sbagliato nel voler forzare la giocata. Dei cross troppo lontani dalla porta. In due, tre occasioni si è rischiato grosso. Sono arrabbiato. Se si vuole crescere, bisogna limare quanto fatto nel secondo tempo”.

Il cambio di modulo nella ripresa non è servito: “Anche all’inizio ho giocato con due attaccanti ed un trequartista per dimostrare di voler vincere. Il primo tempo è stato ottimo. Ma poi serviva giocare di più. Ho cercato dopo di mettere più qualità con Castrovilli. Nel calcio, chi subentra fa la differenza. Oggi, non è successo. Il punto comunque è positivo, contro uno Spezia in difficoltà ma con un nuovo allenatore e costruito per fare di più. L’unica cosa che ci rimproveriamo è l’atteggiamento del secondo tempo. Non mi è piaciuto”.

“Nel secondo tempo – ammette Caserta – lo Spezia ha fatto meglio di noi. Invece, nel primo tempo mi è piaciuto il Bari. Volevo dare un segnale alla squadra. Al di là del sistema di gioco, si sono concesse ripartenze agli avversari che arrivavano sempre primi sulla palla. Non c’entra niente il fisico. Sono entrati anche giocatori giovani. Si è sbagliata la lettura. Non siamo maturi per superare certi momenti della partita. Ci dobbiamo lavorare. Dobbiamo essere più lucidi”.

foto sscbari