Sono trascorse ormai 24 ore dal termine di Pisa-Bari, gara giocata ieri e vinta con merito dai biancorossi per 2-1 con rete al 90′ di Antenucci su rigore. Da quel momento sono iniziate e non si sono mai placate le ire e le invettive dei nerazzurri contro l’ arbitro Colombo, accusato – secondo una loro personalissima interpretazione del regolamento (alla sezione “pallone non in gioco”) – di aver condizionato con una sua deviazione l’ azione dalla quale sarebbe scaturato il fallo di mani di Caracciolo su tiro in area di Morachioli. “Il pallone smette di essere in gioco quando, toccato dall’arbitro, in conseguenza di tale tocco, inizia un attacco promettente”, la nomenclatura del regolamento che, analizzando l’azione in questione, non combacia affatto con quanto visto ieri all’Arena Garibaldi e correttamente valutato dall’arbitro dopo attento esame al Var. Nello specifico, il tocco dell’arbitro – anziché agevolare – ha rallentato e complicato l’azione offensiva del Bari. Vanno fatti i complimenti all’arbitro Colombo per la precisione e la puntualità dei provvedimenti presi durante il match: sacrosanta l’espulsione di Nagy per fallo da ultimo uomo su Cheddira e corretta la valutazione del fallo da rigore di Mazzotta su Torregrossa, nonostante l’attaccante di casa accentui furbescamente la caduta.
Ma a Pisa interpretano i fatti a modo loro. Tanto risentimento in casa dei toscani che si è addirittura pensato di presentare un “preannuncio di reclamo”, da non confondere col ricorso ufficiale. Questa procedura è stata infatti ventilata per tenersi aperta la possibilità, nelle successive 48 ore, di presentare il ricorso ufficiale. Questo perché senza il “preannuncio” da presentare entro la mezzanotte di ieri non si sarebbe potuto procedere.
Come riportato da Sky Sport alle ore 19, pare che l’idea sia già rientrata nella giornata di oggi e che non ci saranno ulteriori novità su questo caso. Quindi, la partita non dovrebbe rigiocarsi.
A questo punto, si attendono le decisioni del giudice sportivo, il cui comunicato è previsto per domani martedì 25 aprile. Proprio dopo il preannuncio di ricorso del Pisa, il risultato di ieri potrebbe non essere omologato in attesa di una decisione ufficiale. “Penderà anche il referto dell’arbitro Colombo di Como e le sue eventuali ammissioni, senza le quali sarà difficile che il ricorso venga accettato” la posizione del quotidiano La Nazione.
Eventualità che, a ragion veduta, riteniamo talmente remota che se dovesse verificarsi rasenterebbe la sottile linea di confine tra il ridicolo ed il patetico. Oltre che il grottesco presupposto di mal digerire una sconfitta maturata sul campo.
Ipotizziamo, al contrario, che il risultato sarà omologato con pesanti sanzioni al Pisa nelle cui fila si attende, oltre che per Nagy, la squalifica del capitano Caracciolo espulso a fine gara nel nugolo fitto dei contestatori.
Per chiudere. Ci sorge un dubbio e vi lasciamo con una domanda: se Antenucci avesse sbagliato il rigore e la partita fosse finita in parità, da Pisa si sarebbe lo stesso tutto questo (inutile e stucchevole) polverone?