Leonardo Benedetti in conferenza stampa al termine dell’allenamento mattutino odierno. In prospettiva la sfida del 1 maggio al Cittadella: “Sono felice del mio percorso. Ho scelto Bari in estate, uno step importante per la mia carriera. Felice, visto il percorso personale e della squadra. Credo nel lavoro. Mi sto togliendo delle soddisfazioni. E’ ancora presto”.
Di sicuro, è tra i biancorossi più in forma. Complice anche la sua duttilità tattica: “Sono ruoli già ricoperti in passato. In un certo contesto, aiutato dai compagni e dall’ambiente positivo, è più facile dimostrare quello che si fa fare. A Pisa, avevamo Morachioli a sinistra, permettendomi di arretrare e giocare in maniera più tranquilla. Gregorio lo conosco da bambino. C’è un bel rapporto di amicizia. E’ un fratello per me. Sono contento per lui. Sta dimostrando il suo valore. E’ un ragazzo con cui passo tanto tempo fuori dal campo. Ci sono tanti aneddoti condivisi. Usciamo sempre insieme, anche a Spezia. Questo aiuta l’intesa in campo”.
Obiettivi personali: “Contano come quelli del gruppo. Vorrei migliorare il mio score sotto rete. Stiamo facendo qualcosa di incredibile. E il noi viene prima del singolo. All’andata, contro il Cittadella, è cambiato qualcosa. Avevo trovato poco spazio sino ad allora. In quella partita ho dimostrato il mio valore. Ho avuto la fiducia del mister”.
Samp o Bari? “Domanda difficile. Me lo aspettavo. Non penso a quello che viene dopo la prossima partita. Non ho mai pensato oltre”. Questione scomoda, ma non quanto la domanda scherzosa ed inattesa di Morachioli (“Cosa si prova a giocare con le ciabatte in campo?”) che fa irruzione in sala stampa: “Con l’infradito il livello di difficoltà è maggiore. Ti sto facendo vivere un sogno, dentro e fuori dal campo… Il nostro sangue è spezzino. Abbiamo gli stessi giorni liberi e vacanze. Una bella soddisfazione per La Spezia”.
Si torna seri. Mancano quattro partite. Di fronte ci sarà subito un avversario con l’intento di ottenere punti salvezza: “Le nostre motivazioni sono altissime. Incontreremo un Cittadella che si giocherà la vita per salvarsi direttamente. Ci aspettano tutte battaglie”. Dai playout con l’Imolese all’inseguimento della A col Bari: “L’anno scorso ci salvammo con gioia e merito. Bari è uno step importante per la mia carriera. Un’emozione incredibile giocare a Bari, davanti ad una bellissima cornice di pubblica. Ho scelto il numero 80 di maglia perché mi piace il numero 8”.
Benedetti, spot della gioventù nello spogliatoio biancorosso: “Noi giovani siamo stati agevolati da compagni esperti per l’inserimento e la crescita. In Italia ci sono tanti giovani forti, anche in C. Vanno solo gestiti e fatti crescere”.