di Pierpaolo Paterno
Per la resa dei conti della stagione 2023/24 bisognerà attendere i playout del 16 e 23 maggio, quando il campionato di B emetterà il suo quarto verdetto in chiave salvezza dopo le retrocessioni già ufficiali di Ascoli, Feralpisalò e Lecco. A contendersi l’unica poltrona con vista sul prossimo torneo cadetto saranno Bari e Ternana i cui destini si incroceranno in un doppio faccia a faccia da “dentro o fuori”. La prima volta, giovedì 16 maggio alle 20.30 al San Nicola. La seconda, dopo sette giorni esatti ed allo stesso orario in terra umbra. Un’appendice con percorso in salita per la squadra di Giampaolo (agli spareggi sarà sostituito da mister Di Bari per ragioni di tesseramento federale) che dovrà, con le unghie e con i denti, difendere il posto conquistato con tanto sudore nel doloroso e faticoso itinerario ripartito nel 2018 col fallimento e l’iscrizione alla D, poi proseguito con tre stagioni di C e due di B. Di cui una ad un passo dalla A ed un’altra – quella attuale – ad un passo dal ritorno in Lega Pro. Eventualità da scongiurare a tutti i costi gettando il cuore oltre l’ostacolo e cercando di compattare tutte le componenti (in primis tifosi e squadra, come suggellato nelle scorse ore dopo l’imposizione sul Brescia). Un po’ come dichiarato dallo stesso Giampaolo nel fine gara di ieri. E soprattutto come dimostrato dal capitano Valerio Di Cesare, encomiabile in fatto di abnegazione e passione per attaccamento alla maglia e ai colori.
Per spuntarla bisognerà imporsi al meglio del doppio confronto. Anche se a parità di risultati tra andata e ritorno, a salvarsi sarebbe la Ternana in virtù del migliore piazzamento in regular season. A meno che il Bari, in una delle due partite, non riesca a vincere con almeno un gol in più degli umbri. Situazione che – tradotta in parole povere -obbliga i biancorossi a fare suo uno dei due match in programma, provando possibilmente a chiudere i giochi nella “gara uno” di giovedì sedici maggio al San Nicola attraverso un successo con almeno due gol di scarto. Posizione che, sulla carta, consentirebbe di gestire con un pizzico di maggiore agio la sfida del Liberati dove il si respirerà senz’altro un clima infernale.
In tal senso, risulterà fondamentale fare benissimo in casa propria potendo anche contare sulla enorme spinta della tifoseria amica che – come dimostrato ieri sera contro il Brescia – ha letteralmente trascinato i galletti alla vittoria. Il tutto, al di là delle intemperanze verificatesi prima del fischio di inizio dalle parti della tifoseria lombarda e costate il ferimento di quattro agenti impegnati a separare le due fazioni contendenti. Oltre che delle decine e decine di petardi fatti esplodere durante la partita che nei prossimi giorni si tradurranno in una pesantissima sanzione a carico della proprietà. Realtà verso la quale, comunque vadano questi playout, la tifoseria ha alzato un muro ormai invalicabile per una frattura a quanto pare insanabile.
foto ssc bari