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BARI FLOP, FIGURACCIA E BATOSTA AL MENTI: TRIS JUVE STABIA IN SCIOLTEZZA

Juve Stabia-Bari 3-1

JUVE STABIA (3-4-1-2): Thiam, Rocchetti, Ruggero (42’ st Andreoni), Bellich (25’ pt Quaranta), Buglio (c), Adorante (42’ st Meli), Pierobon (27’ st Leone), Piscopo, Floriani, Varnier, Maistro (27’ st Candellone). A disp.: Matosevic, Dubickas, Baldi, Sgarbi, Gerbo, Peda, Mosti. All. Tarantino.

BARI (3-5-2): Radunovic, Pucino, Vicari (c), Mantovani, Favasuli (40’ st Falletti), Lella, Maiello, Maggiore (15’ st Pereiro), Dorval (25’ st Tripaldelli), Bonfanti (25’ st Bellomo), Favilli (15’ st Lasagna). A disp.: Pissardo, Marfella, Obaretin, Saco. All. M. Longo.

ARBITRO: Sacchi di Macerata,

RETI: 21’ pt Piscopo; 2’ st Adorante; 30’ st Pereiro; 50’ st Leone.

NOTE: Circa 7.000 spettatori (300 tifosi ospiti. Rec. 3’ pt. e 6’ st.

di Pierpaolo Paterno

CASTELLAMMARE DI STABIA – Dopo cinque risultati utili consecutivi, il Bari rimedia una delle figuracce più indecorose del campionato. Come all’andata, i biancorossi si arrendono 3-1 alla Juve Stabia nel return match del Menti. Una sconfitta legittima, la sesta dell’anno che spinge i pugliesi al settimo posto raggiunti a 33 punti dal Cesena, figlia di gravi errori nell’impostazione tattica del match e nelle scelte di Moreno Longo. Regge in parte, la duplice assenza per squalifica di Maita e Benali. I “protagonisti” in campo tradiscono la fiducia del tecnico. Qualche lieve segnale di risveglio si registra nella parte centrale della ripresa con gli innesti di Pereiro (primo gol in biancorosso), Lasagna e Bellomo. Innesti tardivi con la squadra in lampante difficoltà.

Longo rischia il 3-5-2 iniziale. Difesa annunciata con Pucino e Mantovani terzini più Vicari in mezzo. I quinti di centrocampo sono Favasuli e Dorval. In mezzo grande rivoluzione con il rientrante Lella e la coppia inedita Maiello-Maggiore chiamata a rimpiazzare gli squalificati Maita e Benali. Attacco affidato al tandem Bonfanti-Favilli già in evidenza nella scorsa partita contro il Frosinone. In panca, con Falletti e Pereiro, si rivede Lasagna.

Dopo 12’ senza tiri in porta, entrano sugli spalti anche i trecento tifosi biancorossi. Al primo tiro della partita, la Juve Stabia passa in vantaggio. Con la difesa del Bari scopertissima, su azione di contropiede dalla destra di Ruggero, Piscopo batte Radunovic con un rasoterra imprendibile. Sbandata totale di una difesa in cui il capitano Vicari è ormai irriconoscibile. Dopo due minuti, i campani perdono Bellich per infortunio. Al suo posto, sul centro sinistra debutta Quaranta. In mezzora, il Bari non riesce il modo di manovrare palla in mezzo al campo. Annientato il lavoro di Maiello e Maggiore. Per zero rifornimenti agli attaccanti. Stabia vicina al raddoppio con Adorante che resiste a Favasuli e impegna Radunovic alla deviazione del radente in corner. Il primo tempo scorre verso i titoli di coda con la consapevolezza di una formazione barese iniziale in gran parte sbagliata da Longo. Centrocampo non pervenuto per tutto l’intero segmento. Sarebbe servito almeno uno tra Bellomo, Falletti e Pereiro. La squadra resta senza verve e idee, in pratica annientata sul piano della costruzione della manovra dove Lella, Maiello e Maggiore (un pesce fuor d’acqua) non danno segni di vita. Una voragine in mezzo al campo che manda in archivio un primo tempo a dir poco brutto.

Si riprende col secondo tempo e, in maniera inspiegabile, Longo conserva gli stessi undici di partenza nonostante le gravissime lacune palesate nella costruzione del gioco. E ovviamente la Juve Stabia dopo due minuti raddoppia. Maistro calcia dalla distanza, Radunovic respinge ma sulla ribattuta Adorante – solo soletto – infilza comodamente il portiere con uno stacco aereo di una facilità disarmante. Decimo gol stagionale per l’attaccante stabiese. Bari in bambola con Longo che non prende provvedimenti. E i padroni di casa sfiorano il tris col solito Maistro. Tiro in piena area col pallone che sfiora il palo lontano a Radunovic battuto. E’ un Bari che più brutto non si può e il tecnico non fa nulla per renderlo un tantino accettabile. Per i rinforzi bisogna aspettare quindici minuti. Pereiro per Maggiore e Lasagna per Favilli. Del tutto insufficiente la prova dell’ex Salernitana. Mediocre quella di Favilli. Intorno al 25’, check al Var per una netta trattenuta in area di Vicari su Maistro. Nulla di fatto. Escono intanto Bonfanti e Dorval. Dentro Bellomo e Tripaldelli. Nella Juve Stabia, Leone per Pierobon e l’ex Candellone per Maistro. Lasciato in panca per tre quarti di gara, il match si riapre grazie all’inzuccata di Pereiro direttamente su punizione di Pucino. Dopo cinque minuti, Tripaldelli ha la palla del possibile pareggio sul mancino. Conclusione centrale che non impensierisce Thiam.

Mentre dalla tribuna piove un ennesimo pallone in campo a gioco in corso (un contesto da calcio dilettantistico), a meno cinque dal 90’, entra finalmente anche Falletti. Finisce in cagnara. Fioccano le ammonizioni nei sei minuti di recupero di un incontro in cui la Juve Stabia manca il tris (Meli su Radunovic e Piscopo ancora sul portiere) e il Bari attacca alla disperata. In ripartenza sull’asse Floriani Mussolini-Piscopo, la chiude invece Leone al minuto 95. Finisce come all’andata: 3-1 e Bari a casa a testa bassissima. Sabato test proibitivo al San Nicola contro la Cremonese.

foto sscbari

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