La seconda marcatura in biancorosso di Adriano Montalto arriva contro le vespe della Juve Stabia. Una punizione velenosa che tramortisce il portiere campano Tomei e indirizza la partita del Bari verso il quinto successo in campionato.
Dall’inizio terminale offensivo sostenuto da Marras e Antenucci, l’attaccante biancorosso riparte dal minuto 21 del primo tempo: “Più del gol – dice il bomber di origini trapanesi – sono contento della vittoria. La aspettavamo, dopo aver fatto male a Foggia. Ci siamo riuniti, abbiamo parlato tra di noi, con l’allenatore e la società comprendendo gli errori commessi. Non vedevamo l’ora che arrivasse questa partita contro la Juve Stabia e di giocare subito per rimetterci in marcia”.
Già segno al San Nicola contro il Catania, l’ex punta della Cremonese accoglie la fiducia di Auteri con soddisfazione: “Sulla scelta tecnica – continua – dovete chiedere al tecnico. Qui non ci sono titolari fissi. Siamo tutti bravissimi ragazzi e hanno tutti un grande potenziale. Ogni componente dello spogliatoio è utile alla causa e deve farsi trovare pronto. Oggi è toccato a me, domani a Candellone o Simeri che è rientrato in questa occasione. Tutti possono dire la loro”.
Il gran gol su punizione incornicia una buona prova personale. Lo dimostrano un paio di grosse occasioni per andare di nuovo a segno capitate nella ripresa. Gioie negate da un super Tomei: “Più gioco e più recupero condizione. Sto aumentando il mio minutaggio e ringrazio il mister che mi sta facendo giocare. Non sono al massimo, devo ancora lavorare. Poi in questo gruppo di bravissimi ragazzi tutto riesce meglio. Sono venuto a Bari per vincere e penso che chiunque sia venuto qua conoscesse bene gli obiettivi della società. Come gli altri, anche io devo calarmi nella realtà barese per portare a casa un grandissimo risultato”.
A cominciare dai prossimi due appuntamenti ravvicinati. Mercoledì sera a Potenza e domenica prossima, sempre al San Nicola, contro la capolista Ternana: “Tutte le partite – conclude Montalto – vanno affrontate con anima e cuore, altrimenti non si va da nessuna parte. Al di là della classifica, si va in campo solo per vincere”.