Cittadella-Bari 3-1
CITTADELLA (4-3-1-2): Kastrati, Salvi, Angeli, Amatucci, Capradossi, Tronchin (50’ st Vita), Tessiore (1’ st Rabbi), Carissoni, Pavan (c), Okwonkwo (22’ st Pandolfi), Palmieri (25’ st D’Alessio). A disp.: Cardinali, Maniero, Casolari, Matino, Desogus, Voltan, Piccinini, Sanogo. All. A. Dal Canto.
BARI (3-5-2): Pissardo, Pucino, Vicari (c), Mantovani, Oliveri (27’ st Maggiore), Lella, Maiello (35’ st Pereiro), Falletti, Dorval, Bonfanti (15’ st Lasagna), Favilli (15’ st Novakovich). A disp.: De Lucci, Marfella, Tripaldelli, Favasuli, Simic, Obaretin, Saco. All. D. Migliaccio.
ARBITRO: Massimi di Termoli.
RETI: 32’ pt Favilli; 2’ st Rabbi; 20’ st Palmieri; 36’ st Pandolfi.
NOTE: Rec. 1’ pt. e 5’ st.
di Pierpaolo Paterno
CITTADELLA – Ennesima umiliazione per il Bari che esce con le ossa rotte dal Tombolato nel penultimo atto di B. Il 3-1 del Cittadella, penultimo ma ancora in corsa per la salvezza, rimpicciolisce la squadra di Moreno Longo. La decima sconfitta stagionale, terza nelle ultime quattro uscite, segna virtualmente il punto di addio della combriccola barese dal discorso playoff col Cesena che si prende l’ottavo posto espugnando il campo del Cosenza dove, pochi giorni fa, i Galletti hanno alzato bandiera bianca in una delle pagine più cupe degli ultimi dieci anni. A 90’ dal termine di regular season, i romagnoli sono a più tre sul Bari che – per ambire ai playoff – dovrebbe battere il Sudtirol sperando in una sconfitta del Cesena contro il Modena.
La formazione inziale dei biancorossi è una mezza rivoluzione. Migliaccio, che sostituisce in panca lo squalificato Longo, fa i conti con le defezioni di Radunovic tra i pali – sostituito da Pissardo – di Maita e Benali. A centrocampo, per loro giocano Lella e Maiello con Falletti dietro le punte inedite Bonfanti e Favilli. Esterni Oliveri, preferito a Favasuli, e Dorval.
Discreta la partenza dei biancorossi che, dopo 3’, sfiorano il vantaggio con una incursione di Favilli deviata in corner. La replica veneta, una incornata di Pavan fuori misura. Bari di nuovo avanti al quarto d’ora: cross di Favilli e inserimento aereo di Lella tra le braccia di Kastrati. Sul fondo, il rasoterra dalla distanza di Falletti. Favilli la sblocca al 32’- Dorval gli apre un corridoio nella confusione dell’area di casa e l’attaccante chiude alle spalle del portiere tornando a segnare dopo un mese di digiuno. Gol convalidato dopo un lungo check al Var. Vantaggio che può capitalizzarsi dopo sei minuti se la traversa non negasse ad Oliveri la gioia della marcatura. Azione che, di fatto, manda in archivio il primo tempo.
Si riparte. Di fatto, il Bari esce dalla scena. Mentre Dal Canto gioca subito la carta Rabbi. Scelta che paga perché, dopo soli due minuti, l’attaccante di scuola Bologna pareggia i conti dagli sviluppi di una palla inattiva: cesura in mischia ad un passo da Pissardo. Per il Bari, tutto da rifare.
E’ un secondo tempo davvero inguardabile per la squadra pugliese che affonda sotto i colpi granata senza colpo ferire. Dopo un quarto d’ora, Migliaccio ci prova cambiando gli interpreti d’attacco. Favilli e Bonfanti cedono il posto a Novakovich e Lasagna. Mossa inutile perché i padroni di casa si portano sul 2-1 grazie ad un inserimento a pesce di Palmieri su cross da destra. Imbarazzante la difesa biancorossa. Un flop tattico e tecnico senza attenuanti. Negli ultimi dieci minuti, entra pure Pereiro per l’ammonito Maiello. Tutto vano, dal momento che il Cittadella va di nuovo a nozze. Pandolfi la mette nell’angolo capitalizzando uno spunto di Rabbi. Una prova indegna da parte della formazione ospite. Un affronto per gli oltre trecento tifosi baresi presenti al Tombolato. Una resa su tutti i fronti per una formazione a tratti impresentabile sul piano del gioco, dei valori e del carattere. Per fortuna, questo brutto film si chiude martedì a Bolzano sul campo del Sudtirol.
foto sscbari