Le parole di Migliaccio ai microfoni di Radio Bari dopo il 3-1 del Cittadella sul Bari: “E’ stata una partita dai due volti. Nel secondo tempo, siamo caduti nelle solite difficoltà. Preso il gol, sapevamo che avremmo dovuto tenere botta. Non siamo riusciti a risalire dalla difficoltà. Ci siamo spenti. Si arrivava tardi su tutti i palloni. La partita è scivolata via. Ci rimane una piccola speranza, ma resta che abbiamo buttato via una grande occasione. Inutile nascondersi o trovare scuse. Non serve trovare alibi”.
I cambi degli attaccanti: “Non siamo riusciti a trovare la chiave giusta. Si è pensato di mettere due punte fresche. Lasagna poteva farci penetrare in spazi ampi. Ma sul 2-1 non è andata così”. Resta il crollo generale della squadra: “Nello spogliatoio non vola una mosca. E’ difficile per i ragazzi. La partita è cambiata dopo un minuto e mezzo del secondo tempo. Si è persa la lucidità. Parlo di tutta la squadra. E’ un aspetto psicologico collettivo. Il gruppo fa fatica nel suo insieme. Siamo mancati nella continuità per tutto il campionato. Dopo l’ultima partita, si tira una riga e ognuno farà le sue valutazioni. Finché non arriva il 90’ di Bolzano, non si sa mai. Sappiamo che siamo mancati. Ma non solo oggi che è una delle tante situazioni”.
Il Bari di Cittadella dimostra di essere un gruppo senza personalità: “I calciatori hanno la percezione di essere forti, ma nelle difficoltà non riescono a reagire. Non c’è spaccatura tra squadra e area tecnica”.